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  • Torino, De Feudis:| Da emarginato a titolare

    Torino, De Feudis:| Da emarginato a titolare

    • A.S.

    A Empoli, dopo la partita, il suo aspetto tradiva lo stato d'animo che si agitava mestamente in lui. Davanti al pullman, sembrava letteralmente un cane bastonato. Giuseppe De Feudis non ha vissuto la migliore annata della carriera, questo è certo. Dopo essere stato uno dei pochi degni di aver indossato la maglia granata nella scorsa stagione, l'ex capitano del Cesena ha fatto di tutto pur di rientrare al Torino. Sapeva che sarebbe partito nelle retrovie delle scelte per il centrocampo, tuttavia non si aspettava di finire ai margini come in effetti è accaduto. Ciò nonostante, De Feudis ha confermato quanto di meglio si è detto di lui in passato: professionista inappuntabile per serietà, lealtà e impegno, non ha mai pubblicamente tradito una virgola dei suoi tormenti privati. Ha ingoiato amaro settimana dopo settimana, soprattutto quando infortuni, squalifiche e scadimenti di forma sembravano poter aprire uno spiraglio verso un suo impiego. Tre presenze per 208 minuti totali sono, onestamente, una miseria che uno come lui non merita. Ma non ha calato il suo contributo in allenamento, voglioso di cogliere al meglio la sia pur minima opportunità. Che arriverà, in questo finale di torneo: magari già domani, in una tappa fondamentale, visto che il 4-3-3 è indiziato di possibile ritorno nelle scelte venturiane. De Feudis non aspetta altro, benché il suo morale abbia bisogno di una pompatina che, comunque, lo spogliatoio granata non gli ha fatto mancare.

    IL 'SOLDATINO' - D'altra parte, nel calcio moderno e nella concezione di squadra che Ventura si è sforzato di sviluppare nel già decadentissimo spogliatoio, non conta tanto la quantità quanto la qualità, la disposizione a mettersi al servizio del bene comune. E in quanto a questo, De Feudis potrà assurgere al ruolo di simbolo stagionale... Nelle rare sortite è stato il perfetto soldatino di Ventura: con tale spirito, nelle ultime nove giornate potrebbe diventare decisivo quanto chi chiuderà il torneo con oltre trenta presenze. Con Iori e Basha in sofferenza, con Vives non sempre brillante quanto ci si aspetterebbe, e con Suciu ancora fermo, De Feudis diventa prezioso al limite dell'indispensabile. E, magari, alla fine sarà bene ricordarsi che lui, proprio per l'asprezza della stagione che ha patito a livello personale, meriterà un applauso in più.

    IL NODO - Poi, dopo, ci sarà tempo per affrontare un nodo inevitabile: il suo contratto. De Feudis, quando in estate ha firmato per il Torino, ha siglato un accordo biennale: ma, ancor più se i granata saranno in A, che cosa dovrà aspettarsi dal suo futuro se già in B è stato tra i giocatori meno utilizzati? Ad alta professionalità data dovrebbe corrispondere alta professionalità ricevuta, no?

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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