Calciomercato.com

  • De Ligt-Joao Felix, ragazzini da 200 milioni: il portoghese travolge lo juventino

    De Ligt-Joao Felix, ragazzini da 200 milioni: il portoghese travolge lo juventino

    • Nicola Balice
    Stelle comete e stelle cadenti. Anzi, essendo solo calcio d'agosto, solo scivolate. Senza facili entusiasmi e processi anticipati (ingiusti e ingiustificati), mentre si avvicina la notte di San Lorenzo non si può che notare come quella di Joao Felix sia una stella che brilla già anche in precampionato. Lo ha fatto pure a Stoccolma, contro la Juve, anche ma non soltanto per quei due gol (uno solo per chi guarderà agli almanacchi, dove rimarrà il ginocchio appena sfiorato di Lemar). Ma non si può non notare nemmeno le difficoltà riscontrate da Matthijs de Ligt, che in coppia con Mattia De Sciglio sul centrodestra è stato infilato a più riprese dallo stesso talentino portoghese.

    UGUALI E DIVERSI – In due sono costati 201 milioni, tanti, tantissimi. In due hanno 38 anni, pochi, pochissimi. Via Mendes, l'Atletico Madrid non ha nemmeno dovuto trattare col Benfica per battezzare Joao Felix come l'erede designato di Antoine Griezmann, pagando clausola rescissoria e commissioni finendo per spendere più di quanto incassato dal Barcellona per il francese. Un investimento che si fa solo per i fuoriclasse e le prime battute di Joao Felix sembrano già dare ragione all'Atletico Madrid e al Cholo Simeone. Gol al Real Madrid, gol alla Juve. È solo calcio d'agosto, ma ci sono state partenze peggiori. Come quella dello stesso De Ligt per esempio. Finito in mezzo alla rimonta del Tottenham al debutto anche se per colpe non sue. Pure sfortunato in occasione dell'autorete che ha marcato con l'Inter, pur lanciando tanti segnali incoraggianti. Un mezzo disastro questa volta contro l'Atletico Madrid, in confusione e spesso fuori posizione giocando per la prima volta tra De Sciglio (almeno altrettanto colpevole sui gol) e capitan Giorgio Chiellini. Non sono questi gli esami di maturità di De Ligt, arrivato per 75 milioni cash dall'Ajax e strappato alla concorrenza di tutta Europa: però questi test fanno capire come ci sia ancora molto, moltissimo da fare. La Juve crede in lui, Sarri pure e forse per caratteristiche è proprio l'olandese il difensore ideale per il tecnico bianconero. Ma la strada è in salita, anche perché il posto da titolare tra Bonucci e Chiellini andrà conquistato sul campo. Su quello di Stoccolma la sua stella è scivolata. La buona notizia è che non può che migliorare. Come tutta la Juve.

    Altre Notizie