«Lamela partiva da solo e non arrivava mai. E poi non si fa goal neanche da pochi passi. Totti sentiva dolore ho preferito non rischiarlo. Ora dobbiamo pensare alla Coppa Italia».
Zeman tuona: «Troppi solisti, poco gioco».
Sono ancora una volta le scelte di Zeman a far discutere. Ieri, in quel di Catania, nessuno si aspettava di vedere Daniele De Rossi in panchina per scelta tecnica (è la sesta volta in questa stagione). Il boemo - come spiega 'Il Corriere dello Sport' -  anche al 'Massimino' gli ha preferito altri tre compagni (Tachtsidis, Bradley e Florenzi). A far riflettere è soprattutto l'opaca prestazione dei tre di centrocampo. Possibile che un giocatore come Daniele non poteva proprio servire alla causa? Alla base di tutto c'è soprattutto la possibile collocazione di De Rossi nel 4-3-3 di Zeman. In effetti il centrocampista giallorosso nelle sue stagioni migliori ha giocato benissimo sia con la Roma che con l'Italia quando ha sempre avuto un regista puro a fianco, da Pizarro a Pirlo. Il centrale di metà campo del 4-3-3 ha compiti diversi: deve giocare la palla velocemente, dopo soltanto due tocchi, possibilmente in verticale. Ecco allora che ormai Zeman in quel ruolo ha dimostrato di preferire Tachtsidis. Il boemo, dunque, non riesce a vedere il numero 16 giallorosso come un regista vero e proprio. Solo in questo modo è possibile spiegare l'ennesima esclusione di uno dei giocatori-simbolo della squadra capitolina.