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  • Debiti Bari:|Tutto da rifare

    Debiti Bari:|Tutto da rifare

    Nessuna transazione. Almeno per ora. Ieri la giunta, chiamata ad esprimersi sull’accordo sottoscritto con l’As Bari sul debito da due milioni e 40mila euro che la società di calcio ha nei confronti dell’amministrazione comunale, ha deciso di rinviare la firma dell’intesa.

    Il sindaco aveva chiesto il 7 luglio al consiglio comunale di esprimersi a riguardo, ma la discussione non si è tenuta per l’uscita dall’aula dell’opposizione. «La giunta - spiega Emiliano - ha preso atto che il consiglio comunale, o meglio, la parte più politicamente vicina a Matarrese, non ha inteso dire la sua sulla questione. E’ diritto dell’esecutivo chiedere al consiglio un atto di indirizzo, nel momento in cui sussistano dubbi su una determinata situazione». Il debito dell’As Bari proviene dal mancato pagamento della manutenzione dello stadio Della Vittoria prima e del San Nicola dopo. Una vertenza che risale a quasi 20 anni fa. Il Comune ha quindi aperto la strada della transazione: l’accordo prevedeva il pagamento del debito in 56 rate da 20mila euro, senza interessi. L’As Bari si sarebbe trovata quindi a versare all’amministrazione un milione e 120mila euro. «Nonostante il mio intento di chiedere un parere del Consiglio - prosegue Emiliano - la destra è scappata e questa circostanza mi ha fatto pensare. Anche perché proprio quel giorno, dopo continue assenze, Matarrese si è presentato in aula. Era fondamentale l’opinione del consiglio perché quella transazione poteva sembrare un cedimento dell’amministrazione rispetto ad interessi specifici». L’esecutivo ha dato mandato all’assessore al Contenzioso, Lino Pasculli e all’avvocatura, di richiedere un incontro con l’As Bari per valutare un’altra intesa. Probabilmente riducendo le rate da 56 a 48 e questa volta calcolando gli interessi.

    «Noi la transazione la firmeremo - continua - solo se ci sarà il confronto con il consiglio». Sul tavolo delle trattative c’è chi sospetta ci siano i 19 milioni di euro che il Comune dovrebbe versare al Consorzio Stadium. «Mi auguro - conclude Emiliano - che la famiglia Matarrese non voglia adoperare la questione Stadium per ricattare la città. Se ci dovessimo trovare a pagare quella cifra, il patto di stabilità salterebbe e noi non potremmo fare investimenti. Per questo io voglio che le due questioni restino separate. Noi non faremo transazioni, pressati da un ricatto di questo genere». «In consiglio - ribatte Ninni Cea del Pdl - deve arrivare una delibera, non un atto di indirizzo».

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