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  • Delio Rossi: 'In quell'anno alla Sampdoria mi sono fatto carico di problemi non miei, Schick...'
Delio Rossi: 'In quell'anno alla Sampdoria mi sono fatto carico di problemi non miei, Schick...'

Delio Rossi: 'In quell'anno alla Sampdoria mi sono fatto carico di problemi non miei, Schick...'

  • Lorenzo Montaldo
Una prima metà stagione molto buona, un ritorno sfortunato e non soddisfacente: si può riassumere così l'anno di Delio Rossi alla guida della Sampdoria, a cavallo tra il 2012 e il 2013. Un periodo che qualche sassolino nella scarpa lo ha lasciato al tecnico, che a Il Secolo XIX ha spiegato così la situazione che si era venuta a creare: "Genova mi manca molto a livello ambientale, a livello lavorativo meno. Sono stato bene quell'anno, diciamo che non era un momento troppo fortunato" ha raccontato. "Qualcosa ho sbagliato anch'io di sicuro. Mi sono fatto troppo carico di problemi non miei. Quando ti accorgi che c'è difficoltà in società, tendi a fare tuoi quei problemi e magari accettare scelte che non accetteresti. La società in quei mesi mi parlava di certe esigenze economiche da rispettare e così abbiamo puntato molto sui giovani dicendo 'questo lo teniamo, questo lo ricicliamo'. Va bene tutto per carità, e certe volte progetti così pagano. Ma erano decisioni più per tamponare che per imbastire".

Sulla Samp di oggi,invece, Delio Rossi è entusiasta: "Giampaolo lo sento come amico e collega. Poi mi posso vantare di avergli fatto in un certo senso iniziare io la carriera di allenatore. Era il 2000 a Pescara, io ero l'allenatore, lui aveva un ruolo nella dirigenza, aveva da poco smesso di giocare. Parlando con lui mi sono reso conto che aveva una bella testa, tante idee ed era per certi versi sprecato. Così parlai alla società e chiesi di averlo nel mio staff. Lazio-Samp? Sono curioso. Alla Lasio dopo il derby manca pochissimo per raggiungere i suoi obiettivi, può persino vincere due coppe. La Samp sta nel limbo: non può più vincere nulla ma ha la freschezza e serenità ideale per far maturare i suoi giovani. Di Schick mi ha colpito una dote che hanno pochissimi: la tecnica in velocità unita alla fisicità. Non è facile trovare ragazzi così alti e così abili coi piedi. Giusto Ibra. Sentiremo parlare di lui.

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