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  • Derby di Roma:| Lazio, il ko è meritato

    Derby di Roma:| Lazio, il ko è meritato

    • M.A.

    Edy Reja stavolta non conta i punti che mancano a quota 40, alla salvezza. Lascia l'aplomb delle belle giornate e preferisce contare gli errori di Morganti. Un esercizio infelice, perché l'arbitro sbaglia sicuramente meno di lui che, mentre le Frecce Tricolori dell'Aeronautica svolazzano nel cielo, ripone le sue nella faretra e consegna punti alla Roma, rabberciata come non era mai stata negli ultimi anni. Nel derby più difficile, Ranieri dimostra ancora una volta di essere bravissimo nell'emergenza. Senza Totti, l'imbarazzo di scegliere l'attacco, senza la possibilità di schierare a ogni costo Pizarro, anche se zoppo, il Pianista si limita a proporre uno spartito semplice quanto efficace. E sbaglia alla fine a parlare soltanto di grinta, perché la Roma ha vinto di squadra, come non era accaduto neppure a Basilea.

    Un risultato di 2-0 scritto con due rigori (sacrosanti) non è facile da digerire, ma la Lazio ha meritato di perdere. Reja ha lasciato in panca Zarate scommettendo sui numeri che ricordavano quanto sia stato efficace in passato Tommaso Rocchi. Avrebbe invece dovuto scommettere sulla freschezza della Lazio, contro una Roma stremata da infortuni e impegni di Coppa e spesso in affanno di fronte al pressing. Reja invece ha imposto l'unico gioco che abbiamo visto dall'inizio dell'anno: ha atteso, con una calma non olimpica, ma anestetizzante. E si è consegnato a Ranieri. La Roma infatti ha avuto modo di gestire le energie e, sfruttando un potenziale offensivo esaltato dal ritorno di Vucinic (4° centro nel derby), ha messo alle corde la difesa biancoceleste.

    Oltre a Reja e Rocchi, protagonista del tracollo laziale è stato Hernanes: ha fallito, è stato sostituito ed esce sicuramente ridimensionato, con due imperdonabili cilecche in zona gol. Mentre in casa giallorossa ha colpito uno straordinario Cassetti, incisivo nelle proiezioni offensive e attento in difesa (anche quando gli è andato sotto Hernanes). Vucinic è sembrato immarcabile (Stendardo e Dias hanno pasticciato molto), Borriello ha calciato male il rigore (Muslera ha fatto di tutto per non rovinargli il battesimo nel derby) ma è stato all'altezza di questo avvio di stagione.

    Non marginale l'apporto di Leandro 'il giovane' Greco, che a un passo dai 24 anni, s'è presentato al grande palcoscenico con un gol a Basilea e mezzo gol nel derby: forse merita più attenzione. Menez ha confermato di essere importante e molto sfortunato. De Rossi ha giocato da capitano, con concretezza, facendo ottimo scudo a tutta la difesa, peraltro attenta. Quanto alle recriminazioni della Lazio, Morganti ha visto giusto. Reja se ne faccia una ragione. Si consoli con un primato non intaccato da questo scivolone. Un doccia fredda può anche restituire lucidità. Mentre alla Roma, convalescente, serviva questo brodino: l'importante è non annaffiarlo con lo champagne.

    (Leggo ed. Roma)

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