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  • Destro, una crisi senza fine. E se fosse stato solo una meteora?

    Destro, una crisi senza fine. E se fosse stato solo una meteora?

    • Andrea Robertazzi
    Cosa sta succedendo a Mattia Destro? Una domanda, questa, che in molti stanno iniziando a porsi a Bologna; il giocatore, accolto da eroe in Emilia al suo arrivo nel 2015, non ha mai davvero convinto con la maglia rossoblù, nonostante i tanti soldi che la società ha investito su di lui. La dirigenza americana, infatti, ha versato oltre 8 milioni di euro nelle casse della Roma per portarlo a Bologna, rendendolo l'acquisto più oneroso della presidenza di Saputo e Tacopina, poi uscito dalla società. Una fiducia nei confronti di Destro testimoniata anche dall'ingaggio da 1,6 milioni di euro a stagione, che ne fa per distacco l'uomo più pagato della rosa. Fiducia che, però, Destro non ha saputo ripagare sul campo.

    PROMESSA TRADITA - Il classe '91, che da molti era stato indicato come ''The next big thing'' del calcio italiano, si è progressivamente spento; dopo l'esplosione in Serie A con la maglia del Siena nel 2011-2012 (12 reti in campionato), Destro è stato acquistato, dopo una dura battaglia di mercato contro l'Inter, dalla Roma per la bellezza di 15 milioni di euro. In giallorosso, nonostante 29 gol in 68 partite, il bomber marchigiano è riuscito a dimostrare solo a tratti le sue capacità, incidendo troppo poco nelle gare di un certo spessore e senza mai conquistare pienamente la fiducia di Zeman prima e di Rudi Garcia poi, che hanno finito spesso per preferirgli Totti. Il trasferimento al Milan nell'inverno del 2015, diventato celebre per il corteggiamento di Galliani al citofono, poteva rappresentare il vero momento di svolta della sua carriera ma, in parte per le difficoltà della squadra e in parte per l'incapacità del ragazzo di reggere la pressione a certi livelli, da quel momento è iniziata la vera crisi di prestazioni; in rossonero, il classe '91 non è mai riuscito ad imporsi, come dimostrano le sole 3 reti segnate, troppo poco per chi era indicato come futuro centravanti della Nazionale.

    ANNI BUI - Anche a Bologna Destro non è mai riuscito ad essere realmente decisivo; con la maglia rossoblù, infatti, ha messo segno solo 12 reti in 42 presenze. Numeri che dimostrano tutte le difficoltà di un giocatore con grandi potenzialità che, però, sono rimaste tali. Anche Walter Sabatini, che lo portò a Roma, ha provato a dare una spiegazione alla crisi senza fine del giocatore: ''Deve fare molto di più. È stato colpito spesso da problemi fisici. A Roma è arrivato come un cavallo di razza. In giallorosso ha fatto tanti gol con una media straordinaria. Rimarrà statisticamente uno dei più prolifici della Roma. Ma ora non sono contento del suo atteggiamento a Bologna. I giocatori che sono usciti dalla mia mano li seguo con molta attenzione e cura. Lui è troppo permaloso e questo in campo non va bene. Ma rimane lo stesso un giocatore forte''. Problemi caratteriali evidenziati anche dalle tante ammonizioni rimediate con il Bologna, addirittura 9 nella passata stagione di Serie A; un nervosismo figlio anche della consapevolezza maturata nel giocatore stesso di aver tradito, ormai troppe volte, la fiducia di chi aveva puntato su di lui.  

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