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  • Di Canio: 'La Lazio sta meglio della Juve. Lotito ha fatto bene finora, anche se mi voleva prendere gratis'

    Di Canio: 'La Lazio sta meglio della Juve. Lotito ha fatto bene finora, anche se mi voleva prendere gratis'

    Paolo Di Canio, attuale commentatore tecnico per SkySport, domani alle 18:00 si godrà la sfida tra la sua squadra del cuore, la Lazio, e la Juventus da doppio ex. Intervistato da Il Corriere dello Sport l'ex attaccante ha toccato tantissime tematiche. In primis i suoi idoli: "Giorgione, Vincenzo D’Amico, Bruno Giordano, fantastico dal punto di vista tecnico. Michael Laudrup mi faceva impazzire. Ma nel cuore tengo il Fiorini che ci salva dalla C nello spareggio".

    Su Lotito: "Mi chiamò Lotito. Non lo conoscevo (fa l’imitazione): 'So’ Lotito, ma vieni gratis da noi o no?', mi disse. 'Sono della Lazio, presidente, ma non stavo sotto l’ombrellone al mare, lascio un contratto importante. È anche un fatto di dignità'. All’inizio uno stress che non ti dico. Sono rimasto undici giorni nel limbo senza contratto. Spiegazione? Non c’erano i moduli nuovi. Da non crederci. Mi dissi che era la Lazio salvata dal fallimento, mille problemi, nove giocatori effettivi, Mimmo Caso promosso dalla Primavera".

    E ancora: "La separazione? Cose non così gravi che il tempo ha cancellato. Lotito non mi voleva più, la cosa brutta è che ha messo in mezzo cose che non c’entravano nulla con il calcio. Un dirigente forte non ha bisogno di questi pretesti per giustificare le sue scelte". Poi, un giudizio sull'operato del patron biancoceleste: "Sono una persona onesta, scindo le problematiche personali dal resto. Pensando da dove è partito, ha fatto non bene, di più. Che gli possiamo dire come imprenditore sportivo? Risultati importanti e bilanci sani".

    Infine, sulla gara tra Lazio e Juventus: "Allegri contro Sarri, la Juventus che cerca il passato contro la Lazio che cerca il suo futuro. Stanno cercando entrambe la quadra. Allegri cerca la squadra compatta, solidale del passato. Il problema è che quella di oggi è più fragile: non basta fare un gol per stare al riparo. Il centrocampo non funziona. Non costruisce bene e non fa e filtro. Sono tutti filiformi là in mezzo, alti e lenti nei primi passi". Pronostico: "Troppe incognite, la sosta, viaggi, infortuni. Sulla carta la Lazio sta meglio, ha più capacità di aspettare e di ripartire".

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