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  • Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    • Luca Bedogni
    Alzi la mano chi non si è scandalizzato. Nel pre-partita di Anfield: ma come? Contro Salah, Firmino e Mané? Difesa a tre? Non vorrà mica difendere alto come col Barcellona? Se gli lascia la profondità questi lo sbranano. Si guardi il Manchester United che col Liverpool ci ha vinto, stando basso, tutti dietro la linea della palla. Durante Liverpool-Roma: bene i primi 25 minuti, però adesso è il momento di cambiare qualcosa, o no? Non vedi che praterie? Adesso vanno negli spogliatoi e si ripigliano. Niente, macché! Perché aspetta il quarto gol? Che ti dicevo, col 4-3-3 avremmo fatto una figura diversa...

    Nel post: Di Francesco stavolta ha toppato, come si fa a prendere cinque gol in una semifinale di Champions? Stare così alti non ha senso, è stato un suicidio tattico... Più o meno erano questi i commenti che circolavano. E lui, Di Francesco, cos’ha detto al termine del match? “Sono letture normali quelle che abbiamo sbagliato. Poi so già che da domani parlerete tutti di sistemi di gioco perché siete tutti esperti e allenatori. Puoi mettere tutti i numeri che vuoi, ma se non hai gli atteggiamenti giusti, non vinci i duelli - perché il calcio è fatto di duelli - e non sei determinato, allora rischi di prenderne cinque, sei, sette, come ne hai presi quattro al Camp Nou”. Di Francesco ha spostato dunque l’attenzione sui “duelli centrali”, i contrasti persi, sugli errori di lettura individuali (“non ci siamo mossi adeguatamente sui palloni scoperti, scappavamo sempre in ritardo”). Facciamo ordine un momento e proviamo a ripartire dall’immagine qui sotto. Quello che vedete qui, secondo voi, è di per sé sbagliato? O è sbagliato solo contro il Liverpool di Klopp? Mi riferisco in particolare all’altezza della difesa a tre. 

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    C’è un colpo di testa sbilenco di Strootman che finisce dalle parti dell’infaticabile Milner, il quale stacca e respinge lontano dalla propria area, sempre di testa. La Roma è schiacciata nella metà campo dei Reds e l’unica situazione critica sembra profilarsi sulla destra, dove Florenzi è in ritardo su Mané. Il pallone cade oltre ai due di centrocampo, e mentre Fazio scappa Manolas esce fortissimo su Firmino cui il passaggio è diretto. Firmino con un tocco salta il difensore greco, quindi imbuca per Mané. Fazio non ha lo stesso passo, ma il senegalese spara alto davanti ad Alisson, sopra la traversa. Colpa della strategia adottata da Di Francesco? O è un errore individuale di Manolas, che non doveva farsi superare? 

    CATTIVE LETTURE – Ben più netta ed evidente quest’altra cattiva lettura di Manolas. Non bisogna infatti confondere i principi della difesa alta con gli errori tattici di un singolo.

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    Salah è appena uscito da una strettoia lungo linea; era chiuso da Juan Jesus da una parte e Kolarov in raddoppio dall’altra. Ora però Kolarov gli ha lasciato qualche metro, e la palla si è scoperta improvvisamente. Un segnale per la difesa, che a questo punto dovrebbe scappare senza indugi. E invece guardate Manolas, si alza ancora... Niente di più invitante per il piede invertito di Salah. Lancio morbido per Firmino. Tutto troppo comodo. 

    DUELLI CENTRALI – L’errore fatale tuttavia, quello da cui scaturisce l’1-0, lo commette Dzeko. E’ uno di quei duelli centrali persi di cui parlava Di Francesco al termine del match. Raccolto e difeso il pallone dalla prima aggressione di Henderson, giocatore fondamentale per Klopp, Dzeko crede ormai di potersi girare tranquillamente, e anziché appoggiarsi dietro o aprire di mancino per Kolarov, solissimo lungo la fascia, insiste in conduzione. Henderson gli ripiomberà addosso come un’aquila. Break sanguinoso.

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    Naturalmente poi non possiamo non citare Juan Jesus. Se infatti nell’azione del secondo gol Salah fa un cambio di direzione da pallone d’oro, questo avviene perché Juan Jesus ne fa uno da guardialinee. Ma dove va?

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    LE TRAPPOLE DI KLOPP – Chi si aspettava un pressing furioso da parte dei Reds, dal primo all’ultimo minuto, e in tutte le zone di campo, probabilmente sarà rimasto sorpreso. Vuoi per l’avvio coraggioso della Roma, vuoi per altre ragioni, il Liverpool martedì scorso non è partito forte. Anzi, sulle prime, la ricerca dell’ampiezza da parte dei giallorossi metteva in difficoltà i padroni di casa, che non riuscivano ad aggredire come al solito. Anche stavolta, il 3-4-1-2 disegnato da Di Francesco sembrava funzionare in entrambe le fasi. Poi il cedimento, dovuto al moltiplicarsi delle occasioni degli uomini di Klopp. E la crescita offensiva del Liverpool che andava di pari passo con il suo aumento di intensità in mezzo al campo. Ecco un esempio, una delle trappole di Klopp.

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    Fazio sceglie di rischiare e cerca centralmente De Rossi tra Firmino e Mané. La palla passa, ma nei paraggi c’è Henderson, che abbandona subito Nainggolan e si fionda sul capitano della Roma. Firmino dalla parte opposta non molla e lo insegue anche lui: è una morsa. De Rossi riesce tuttavia a toccare come può per Nainggolan: una situazione non proprio migliore. Dalla difesa è uscito infatti Van Dijk e Milner e Wijnaldum sono sopraggiunti ai lati. Le vie centrali, in questi casi, sono inviti pericolosi che andrebbero evitati come la peste. Meglio guardare a sinistra, dalla parte di Kolarov, dove Salah tende a non tornare. L’esterno egiziano infatti si va spesso a collocare al centro dell’attacco, pronto ad attaccare la profondità in caso di ripartenza.

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    DAL 3-4-1-2 AL 4-3-3 - Sotto, al contrario, troviamo un buon uso del centrocampista centrale da parte di Manolas. Saggiamente De Rossi, sempre pressato, qui si appoggia su Juan Jesus che a sua volta muove il pallone verso Kolarov. Ecco raggiunto uno sfogo laterale scomodo per i giocatori del Liverpool. Ma il problema del 3-4-1-2 è la diminuzione, quasi l’assenza di sovrapposizioni lungo le catene. Il gioco di Kolarov cambia radicalmente. E rischia così di impoverirsi.

    Di Fra affondato da Manolas e Jesus, ma non può rinunciare alla difesa a tre

    Col ritorno della Roma al 4-3-3 nella parte finale della partita di Anfield si sono viste le difficoltà del Liverpool nell’affrontare la catena di sinistra dei giallorossi. Esemplare da questo punto di vista l’azione che ha portato al rigore trasformato da Perotti. Il terzino Alexander-Arnold, puntato dall’esterno argentino, è preso in mezzo dall’inserimento di Strootman da una parte e dalla sovrapposizione di Kolarov dall’altra. Notate il ritardo di Ings (che ha preso il posto di Salah) e Wijnaldum. Un’idea per mercoledì sera? Probabile. E il paradosso sarebbe questo: anche uno sviluppo del genere verrebbe sostenuto da una scalata a tre della difesa della Roma, sempre per arginare le eventuali ripartenze di Salah. A quel punto però spetterebbe al veloce Manolas, non più a Juan Jesus, il duello col velocissimo egiziano.

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