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  • Di Francesco, alla Sampdoria per smentire tutti

    Di Francesco, alla Sampdoria per smentire tutti

    • Mattia Anconetani
    Eusebio Di Francesco è appena diventato il nuovo allenatore della Sampdoria, ripercorriamo il suo cammino da quando è approdato in Serie A con il suo Sassuolo:

    Durante l'estate del 2012, Eusebio Di Francesco inizia la sua fantastica esperienza al Sassuolo, al tempo militante in Serie B.
    Si laurea campione d'inverno dopo la vittoria sulla Virtus Lanciano. Alla fine del girone di andata il Sassuolo termina con 48 punti.
    Vince il campionato grazie al gol decisivo di Missiroli al 97' minuto, nello scontro diretto con il Livorno, i neroverdi restarono in testa per 18 turni e vinsero il campionato, per il Sassuolo è una storica promozione, per la prima volta è Serie A.

    LA SERIE A CON IL SASSUOLO- Il primo anno in Serie A non è dei migliori, al termine del girone di andata il Sassuolo ha collezionato solamente 17 punti ed è diciassettesimo.
    Il 28 gennaio 2014 dopo uno scontro salvezza con il fastidioso rivale Livorno, il tabellino dice 3-1 per gli amaranto ed Eusebio Di Francesco viene esonerato.
    Al suo posto arriva Malesani, non una parentesi felice, 5 sconfitte in 5 gare fanno sì che in panchina torni "il condottiero" abruzzese che centra la salvezza alla penultima giornata con 34 punti e grazie ai 16 gol di Berardi.
    La seconda stagione è buona, il marchio del tecnico di Pescara è sempre più evidente, viene elogiato per un gioco riconoscibile e per una squadra con una precisa identità.
    Il campionato terminerà con i neroverdi al 12° posto.
    Nella terza stagione invece (2015/2016) avviene il miracolo sportivo!
    Il tecnico e la sua squadra partono subito forte, rimanendo imbattuti fino agli inizi di ottobre e senza subire battute di arresto tra le mura amiche per l'intero girone di andata.
    Infine termineranno al 6°posto.
    Eusebio Di Francesco si qualifica quindi ai preliminari di Europa League.
    Neanche il tempo di terminare una stagione che in un battito di ciglia ci si trova ad affrontare i turni preliminari, superati in tranquillità dai raggazzi di Di Francesco all'esordio assoluto in campo europeo.
    Il suo Sassuolo però tormentato dagli infortuni crolla e cade prima contro il Bilbao di Valverde, poi è il Genk a spegnere ogni speranza di passare, i neroverdi sono fuori dai giochi.
    Anche in campionato influenzano gli infortuni, dopo il girone di andata il Sassuolo è a soli 8 punti di lunghezza dalla zona retrocessione. Una serie di vittorie esterne però consegneranno la matematica salvezza.

    LA ROMA - Al termine della stagione 2016/2017 le stade tra la Roma e Luciano Spalletti si dividono. Proprio a vantaggio di Eusebio Di Francesco: il nuovo direttore sportivo della Roma, Monchi, sceglie in lui il profilo ideale per la nuova guida tecnica.
    Nel primo anno arriva tra lo scetticismo generale e l'etichetta da provinciale. Ma a Eusebio non piacciono le polemiche e risponde con i fatti.
    Anche qui è subito evidente lo stile tattico dell'allenatore, l'identità di squadra e la riconoscibilità calcistica consentono al tecnico di conquistare tutti in breve tempo.
    Nel girone di Champions la Roma si classifica prima, avendo rifilato 6 gol al Chelsea, tre all'andata e tre al ritorno.
    Dopo aver eliminato lo Shaktar di Fonseca (neo allenatore della Roma) agli ottavi, si vola ai quarti contro il Barcellona, Di Francesco ritrova Valverde. L'1-4 subito in Spagna pesa come un macigno. Ma la Roma non sa cosa sta per accadere, Di Francesco ci crede e prepara il ritorno in maniera maniacale, curando ogni singolo dettaglio. I giallorossi scendono in campo perfettamente, surclassano il Barcellona su ogni fronte, partita impeccabile. Dopo il rigore trasformato da De Rossi e il gol di Dzeko, dagli sviluppi di un calcio d'angolo Manolas sancisce una storica rimonta, il tabellino dell'Olimpico dice 3-0, dopo 34 anni la Roma è in semifinale di Champions. Fortuna che si diceva provinciale Difra'...
    Purtroppo nel turno successivo la bolgia di Anfield fa tremare le gambe ai giocatori della Roma e la concentrazione è dominata dal timore, il Liverpool avrà la meglio nel doppio incrocio e per Di Francesco sfumerà così il sogno di raggiungere la finale.
    Lineare il percorso in Serie A, tra alti e bassi il tecnico terminerà al terzo posto, qualificandosi ancora per la Champions League.
    Nella seconda stagione giallorossa dal mercato la Roma resta orfana di tre cardini, Nainggolan, Strootman e il portiere Alisson che passa proprio al Liverpool di Klopp (oggi campione d'Europa). Queste cessioni creano un malcontento nello spogliatoio, Di Francesco non riesce a ricompattare il gruppo e accade un disastro.
    Alla prima uscita la Roma è già irriconoscibile, fatica tremendamente per tutto l'anno. Perde punti in ogni dove, anche in partite sulla carta semplici e combina un disastro in Coppa Italia contro la Fiorentina subendo un pesantissimo 7-1.
    Nel girone di ritorno si complicano ancor di più le cose, la sconfitta per 3-0 nel derby e l'eliminazione dalla Champions per mano del Porto, fanno si che Eusebio Di Francesco venga esonerato.
    Purtroppo le grandi qualità tattiche sono state oscurate dall'incapacità gestionale e forse da un atteggiamento troppo aziendalista.

    SAMPDORIA - Ora per lui comincia una nuova avventura, riparte dalla Sampdoria, non di certo un club del calibro della Roma, un passo indietro quindi.

    Arriva con un curriculum tutt'altro che da sprovveduto e chissà che non possa smentire di nuovo tutti Eusebio Di Francesco, che dalla Serie B è finito quasi per salire sul tetto d'Europa!

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