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  • Di Livio:|'Conte più bravo Ma Totti è unico'

    Di Livio:|'Conte più bravo Ma Totti è unico'

    Nato a Roma e cresciuto nella cantera del club giallorosso, Angelo Di Livio ottiene i suoi successi più grandi con la maglia della Juventus. Bandiera e idolo dei tifosi per grinta e dedizione assoluta al lavoro, il «soldatino» nazionale veste la maglia azzurra dal 1995 al 2002, prima di intraprendere la carriera di allenatore nel settore giovanile della Roma. Spalla di Marcello Lippi nel Mondiale 2010, è attualmente commentatore tecnico radio-televisivo. Juventus-Roma: anche per lei non potrà mai essere una gara come tutte le altre. «Assolutamente no. E non credo ci sia nulla di banale nel dire che queste sono partite in cui tutto può succedere. L'aria che si respira è magica da entrambe le parti». Le due squadre arrivano alla pari? «Guardando l'inizio di stagione e il campionato scorso, ovviamente non è così. I bianconeri sono fortissimi e credo che la loro consapevolezza li aiuti ancor di più». Se l'aspettava una Roma così altalenante di risultati? «Ho visto una serie di errori individuali, ma anche collettivi: sinceramente è strano anche da analizzare come situazione». Perché? «La Roma arriva al massimo e non ci finisce praticamente mai. Prendete i primi tempi giocati fino a ora: nessuno può dire niente, poi la squadra subisce nettamente un calo fisico». Nonostante la famigerata preparazione zemaniana? «Non voglio dire che qualche cosa sia stata sbagliata, perchè non ho gli elementi per farlo, ma se fossi in Zeman una domanda me la farei». Per esempio? «Prendete Florenzi: un ottimo giocatore che non si risparmia mai sul campo. Però se dai tutto nei primi quarantacinque minuti, poi diventa difficile. Ognuno andrebbe gestito». Anche la Juve corre molto . «È un punto di forza del collettivo, portato sempre a dare il massimo» Merito di Conte? «Lui prima di diventare allenatore ha giocato con quella maglia. È un fatto di mentalità, una questione di testa che ti inculcano nei grandi club». Ma il Di Livio presidente chi prende tra Zeman e Conte? «Conte perché è un vincente, il campo dice questo. Però mi piacerebbe vedere la mia squadra all'attacco con Zeman. Nonostante tutto rimane un grande allenatore». Anche con le polemiche? «Non credo che parlare in continuazione del passato possa essere di aiuto al club. Soprattutto nel modo in cui spesso vengono strumentalizzate». Il passato a cui fa riferimento Zeman, riguarda soprattutto gli anni in cui lei giocava con la Juventus. «Noi di quella squadra difendiamo quello che abbiamo fatto sul campo. Abbiamo tutti la coscienza pulita» Quest'anno chi vince? «La Juventus è un gradino sopra tutti, poi c'è il Napoli. Se la Roma trova continuità può battere il resto della concorrenza». Poi c'è sempre Totti. «Chi come ha avuto la fortuna di giocarci, non rimane sbalordito da quello che sta facendo. Vedo Lamela poi vedo Totti e non capisco. Il capitano corre il doppio». Quindi il pronostico qual è? «La Juve è favorita, ma..(ride) il risultato non te lo dico».

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