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  • Di Marzio a CM: 'Montella grande allenatore, Verratti non è il nuovo Pirlo'

    Di Marzio a CM: 'Montella grande allenatore, Verratti non è il nuovo Pirlo'

    Come ogni settimana, Gianni Di Marzio fa il punto della situazione sul mondo del calcio ai microfoni di Calciomercato.com. Oggi si parla dell'esonero di Rossi, dei giovani Verratti ed Acerbi e dell'emergente Vincenzo Montella.


    Mister Di Marzio impossibile non cominciare dal caso Delio Rossi.
    "Secondo me non bisogna mai arrivare a quei livelli,  i tecnici devono esser allenati a certe pressioni, le mani meglio tenerle in tasca. Certi giovani calciatori pero' andrebbero veramente disciplinati. Io ho smesso di fare l'allenatore troppo presto ed ora sorrido quando sento tecnici blasonati che si sono stancati giovanissimi delle pressioni, anche se magari hanno vinto dovunque. Cosa avremmo dovuto fare noi che allenavamo in C in piazze caldissime con i tifosi sempre all'uscio di casa? Mi farebbe piacere tornare in panchina per affrontare soprattutto questi giovani calciatori, spesso privi di professionalità, che non fanno vita sana, sensibili alle più svariate distrazioni. Mi fa ridere quando sento che le squadre vanno in ritiro per ritrovare lo spirito di gruppo, per fare quadrato. Impossibile, visto che ognuno vive nel suo mondo con le sue cuffiette ed il suo tablet, perfino sul pulmann che porta al campo li vedi tutti isolati con le cuffie giganti ad ascoltare la loro musica".


    Quindi mai ricevuto un applauso ironico da un suo calciatore?
    "No, mai capitato. Mi facevo rispettare con le parole giuste".

    Colantuono, Montella e Pioli. Chi è pronto al grande salto?
    "Vincenzo Montella ha personalità e tutte le caratteristiche che io ritengo fondamentali per allenare. Ha una buona comunicazione, e' sereno ed in una società che ha una certa logica di mercato, ha saputo mettere ai margini perfino Maxi Lopez. Inoltre ha saputo cambiare modulo spesso durante l'anno e soprattutto ha fatto giocare bene il suo Catania, che non butta mai via una palla. E' stato capace di insegnare calcio ad un gruppo di calciatori già di buon valore tecnico. Questo dovrebbe esser il credo di tutti gli allenatori, soprattutto a livello di calcio giovanile, invece tutti vogliono fare risultati per far carriera il prima possibile".

    Il Milan ha puntato su Acerbi, cosa ne pensa?
    "Buon calciatore, ma certamente non un top player".

    Veratti amoreggia con la Juve, lui è un top player?
    "Parlai con il padre circa tre anni fa, giocava da numero 10, volevo portarlo in Inghilterra. Zeman l'ha inventato play-maker, ma credo gli manchi il fisico per giocare in quel ruolo ad alti livelli. Diciamo che non è il nuovo Pirlo, ma ha piedi ottimi, da numero dieci".


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