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  • Di Marzio a CM: 'Tevez al Milan, Ranieri non lo vuole. Juve, prendi Guarin!'

    Di Marzio a CM: 'Tevez al Milan, Ranieri non lo vuole. Juve, prendi Guarin!'

    • Gianluca Minchiotti

    Gianni Di Marzio non ha bisogno di presentazioni. Ex allenatore (Napoli, Catanzaro, Genoa, Lecce, Catania, Padova e Palermo) ed ex direttore sportivo (con Zamparini portò il Venezia in Serie A), Di Marzio è stato anche responsabile dell'area estera della Juventus, incarico ricoperto dal 2001 al 2006. Attualmente gira per il mondo alla scoperta di nuovi fenomeni in qualità di consulente di mercato del Queens Park Rangers. Ai microfoni di Calciomercato.com, Di Marzio fa il punto sul mercato di Milan, Inter e Juventus.

    Partiamo da Tevez. Alla fine dove andrà?

    "Conoscendo Galliani, si è esposto troppo per non prenderlo. Ha l'assenso del giocatore e, prima di parlare con Tevez, avrà avuto il permesso del Manchester City, come si deve fare. Poi sono entrati in gioco interessi extracalcistici e l'Inter si è intrufolata. Ora bisogna vedere se conta di più la spinta patriottica degli argentini dell'Inter e i soldi di Moratti o la credibilità di Galliani... Dico che l'ad rossonero alla fine ce la farà".

    Ma il Milan può prendere Tevez senza dover cedere un altro giocatore importante? Pato ormai è bloccato...

    "Certo, se ora cedessero Pato farebbero una brutta figura. Ma io credo che Galliani alla fine comunque ce la farà".

    A chi servirebbe di più Tevez fra Milan e Inter?
    "Serve più al Milan, perché l'Inter ha già Milito e Pazzini. Io Tevez lo conosco dal 2004, quando lo vidi giocare nella Nazionale argentina Under 20 insieme a Maxi Lopez, Mascherano e Garay. Allora era un '10', poi è diventato un attaccante puro. L'Inter in attacco è a posto, mentre nel Milan potrebbe benissimo giocare di fianco a Ibra al posto di Pato. Perché il 4-3-3 non rientra nel credo tattico di Allegri".

    Centrocampo Milan. Torna Merkel, ma servirebbe un altro acquisto importante?

    "Dopo la partenza di Pirlo, nel centrocampo del Milan manca la luce. Io stimo molto Van Bommel, è un grande giocatore, per un olandese è una grande cosa imporsi e diventare una colonna del Bayern Monaco. Se fossi ancora un dirigente, lo vorrei sempre nella mia squadra. Ma nel centrocampo del Milan manca la luce, manca uno Xavi, un Xabi Alonso...".

    All'Inter invece cosa servirebbe?
    "L'Inter non deve toccare niente, deve continuare così. Ranieri ha messo a posto la squadra: difesa perfetta, ripartenze e Milito che fa gol. Conosco benissimo Ranieri, è stato un mio giocatore a Catanzaro e Catania e l'ho inventato come allenatore. Ranieri è uno serio, che fa le cose semplici. Se fosse per lui, adesso non toccherebbe niente. Poi è chiaro che, in estate, l'Inter dovrà pensare a qualche cambiamento".

    Passiamo alla Juve: con Borrello l'attacco è a posto?

    "Direi di sì. Per le loro caratteristiche, Matri e Borriello possono giocare anche insieme, perché Matri è più prima punta, mentre Borriello si abbassa anche verso il centrocampo e si allarga intorno a un attaccante centrale. Ed entrambi sono attaccanti da doppia cifra. E poi, entrambi, possono giocare insieme a Vucinic".

    I bianconeri invece compreranno a centrocampo. Fra i nomi che circolano, lei chi prenderebbe?
    "Guarin più di Palombo. Guarin può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo. Può essere sia un vice Pirlo che un vice Marchisio che un vice Vidal".

    Chiudiamo ritornando a Tevez. Si usa dire che quando c'è la volontà di un calciatore, l'affare poi si fa, ma alcuni esempi dimostrano che non sempre è così. E' il caso di Tevez (finora) e, l'estate scorsa, di Giuseppe Rossi, che aveva un accordo con la Juve ma che non tornò in Italia perché i bianconeri e il Villarreal non raggiunsero un'intesa.

    "La volontà dei calciatori conta, ma fino a un certo punto, perché poi ci sono sempre i contratti da rispettare".

    Nella sua carriera da dirigente, le è mai capitato di avere il 'sì' di un giocatore ma di non riuscire ugualmente ad acquistarlo?
    "E' capitato diverse volte, a me e a tanti altri. Nel mercato sono cose che succedono, eccome. Magari non sono casi eclatanti come quelli di Tevez e Rossi, e magari a volte non sono così pubblicizzati, ma capita spesso. Comunque mi viene in mente la massima di Trapattoni, - Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco -, e mi torna in mente Galliani con Tevez...".


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