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  • Di Vaio:| 'Bolognesi non fischiate'

    Di Vaio:| 'Bolognesi non fischiate'

    L'attaccante romano sta vivendp una seconda giovinezza: «Contro la Roma e l’Udinese abbiamo fatto vedere quello che il tecnico ci ha chiesto. A Catania sarà dura».
    Bologna, Di Vaio non vuole fermarsi: "Malesani ci dà coraggio".
    Il Di Vaio che ti aspetti. Sia in campo che fuori. Quello che è capitano sempre e che questa maglia se la sente addosso come una seconda pelle. « Il gol che ho segnato all’Udinese mi ha regalato un’emozione che poche altre volte avevo provato, sapendo bene quanto fosse importante». Importante è dire poco, durante un campionato ci sono vittorie che possono cambiarti la vita, ecco, se quella contro l’Udinese è una di queste lo sapremo più avanti. «Vale per i tre punti e di conseguenza anche per la classifica, certo, ma vale soprattutto per ciò che stiamo costruendo».

    Il punto è questo, con Casteldebole che resta un cantiere aperto un conto è poter lavorare serenamente e un altro è doverlo fare con tante pressioni e preoccupazioni addosso. «Qual è la filosofia che vuole inculcarci nella testa Malesani? Vuole che abbiamo coraggio nelle giocate, vuole una buona circolazione di palla e il pressing alto. In pratica, quello che ci sta chiedendo lui abbiamo potuto vederlo nel secondo tempo di Roma contro la Roma e nel primo tempo contro l’Udinese». Perché solo un tempo domenica e solo un tempo mercoledì? Che sia soprattutto una questione fisica? Di Vaio dice e non dice, anche se una considerazione su questo tema finisce per regalarla. «È come se fin qua avessimo fatto un lavoro combinato, con Colomba avevamo fatto tanto fondo mentre con Malesani stiamo curando maggiormente i ritmi alti e l’intensità».

    L’AIUTO DELLA GENTE - Da un esame a un altro, dall’Udinese al Catania il passo è breve, «là in quello stadio è sempre difficile, troveremo una squadra organizzata, forte anche in difesa, sì, l’anno scorso quella di Catania fu una non partita, ce la portiamo ancora dietro al 100%», ma Di Vaio la prende più alla larga, sottolineando quello che è e anche quello che dovrà essere. Parte dai fischi di mercoledì sera a Massimo Mutarelli per inviare un messaggio chiaro e forte alla gente di Bologna. «Ricordo a tutti che si era fatto male per il Bologna, qua stiamo parlando di un grande professionista, per quello che mi riguarda ci sono rimasto male, per fortuna che Massimo ha dimostrato maturità, reagendo benissimo».
     


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