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  • Di Vaio, cuore Lazio: 'Nel 2007 ero vicino a tornare'

    Di Vaio, cuore Lazio: 'Nel 2007 ero vicino a tornare'

    Ieri sera ha affrontato la Roma con la casacca della MLS All-Star, ma per Marco Di Vaio, tifoso biancoceleste, non è stata una semplice amichevole. 'La Lazio è la mia infanzia, è come se parlassi di casa mia, da bambino ho vissuto dei momenti bellissimi con quella maglia - afferma l'attaccante del Montreal Impact in un'intervista alla Gazzetta dello Sport -. C'è stato un momento in cui ho sperato di tornare: era il 2007, parlai molto con Sabatini e Rossi, ma guadagnavo troppo per quello che si poteva permettere la società. Avevo un contratto ancora importante, quello della Juve, e Lotito non si poteva permettere grossi ingaggi. Alla Lazio non ho mai segnato all'Olimpico: mentalmente soffrivo, non è mai stata una partita come le altre, ogni volta che sono tornato ho sempre fatto brutte figure. Il derby? Ho visto la partita con Alessandro (Nesta, ndr), e per vederla abbiamo fatto spostare l'allenamento. Una gioia unica. Sulle basi di una vittoria storica come quella di maggio, si può dire che Lotito sta facendo cose positive, costruendo una squadra importante e tenendo i migliori. Hernanes? Dovesse arrivare un'offerta come quella di Marquinhos, penso che Lotito non potrebbe rifiutare, ma su di lui bisogna puntare ad occhi chiusi'.

    Su Francesco Totti, affrontato ieri nell'amichevole di Kansas City, Di Vaio rivela: 'La scorsa estate eravamo in vacanza insieme a Miami, io avevo appena firmato per il Montreal. Gli ho fatto una mezza proposta, ma sapevo già la risposta. Il suo sogno è di finire la carriera nella Roma. Qui lo ammirano tutti, anche i giocatori, per il fatto di aver vestito una sola maglia. Ieri l'ho visto bene fisicamente: ha voglia di continuare, la testa fa la differenza. Con queste motivazioni può ancora essere protagonista'.

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