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  • Diaconale a CM: 'Stipendi Juve? Aveva il bilancio da sistemare. Ripartire? Chi ha calciatori all'estero ha altri interessi, il governo non sia tifoso...'

    Diaconale a CM: 'Stipendi Juve? Aveva il bilancio da sistemare. Ripartire? Chi ha calciatori all'estero ha altri interessi, il governo non sia tifoso...'

    • Emanuele Tramacere
    Ripartire o annullare il campionato? Tagliare gli stipendi? Riprendere ad allenarsi subito o aspettare? E soprattutto chi deve prendere le decisioni, lo farà ascoltando quale delle campane che risuonano in Serie A? Per fare il punto sulla situazione del campionato ai microfoni di Calciomercato.com è intervenuto Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio e portavoce del presidente Claudio Lotito.

    I dati dei contagi sul Coronavirus sembrano ormai stabilmente in calo, eppure sembra che Figc e Lega Calcio passino più tempo a far riunioni che a prendere decisioni concrete. Quando ci sarà il via libera definitivo? Si può davvero pensare di ripartire entro maggio?
    "L’augurio è sicuramente questo, però credo che questa decisione verrà presa dal governo. L’interesse che mi pare prevalente tra la gran parte delle squadre è quello di completare e concludere regolarmente il campionato. Poi naturalmente dovremo vedere come si riuscirà a concludere".

    Almeno una certezza è però arrivata ed è una vittoria di Lotito: non ci sarà uno scudetto assegnato a tavolino…
    "Sì, però potrebbe anche esserci l'ipotesi che lo scudetto non venga proprio assegnato ed è un’ipotesi che secondo me non sarebbe regolare e non sarebbe giusto per il nostro calcio. La posizione della Lazio è quella di ripartire il prima possibile e finire il campionato, poi decida il campo chi sarà il migliore".


    Con la Juventus c’è ancora divisione sulla ripresa degli allenamenti. Siete davvero pronti a dar battaglia e andare fino in fondo dato che la Lazio ha già sanificato tutto Formello ed è pronta ad andare in ritiro già dopo Pasqua...
    "La Lazio ha già predisposto tutto per la ripresa degli allenamenti e aspettiamo soltanto il via libera. Da quello che ho capito dalle dichiarazioni del ministro Spadafora dovrà arrivare da loro. Mi auguro che questa decisione sia favorevole, ma sempre mettendo la salute davanti a tutto. Riprendere gli allenamenti in condizioni di spazi sanificati e in condizioni di controllo penso sia già possibile".

    Si parla della possibilità di fare un maxi-ritiro a Formello...
    "Sono tutte quante ipotesi di cui si parla, ma nulla di concreto. Formello potrebbe accogliere un maxi-ritiro dato che è una struttura ampiamente adatta. Oltre ad essere stata sanificata è stata una struttura ampiamente rinnovata negli ultimi mesi. Ha un impianto medico autonomo, ha strutture all’avanguardia per consentire gli allenamenti all'avanguardia".

    Si è parlato anche di una maxi-fase finale in un mese a Roma, è una formula che può funzionare? È un'ipotesi che alla Lazio può andare bene?
    "Forse facendo un censimento di tutti i campi esistenti si potrebbe anche prevedere, ma mi sembra una misura oggettivamente estrema. Non so se siano anche campi adatti alla Serie A ed è oggettivamente diverso. Ci sono anche tante controindicazioni. Significherebbe di fatto ri-blindare l’intera città. Come detto è un'ipotesi estrema, ma in questi tempi potrebbe anche diventare l'ultima spiaggia. Certo sarebbe meglio altre ipotesi".

    Tornando agli allenamenti, resta il problema delle squadre che hanno mandato all'estero ​i propri giocatori...
    "Io non faccio una polemica legata soltanto alla Juventus. Ho semplicemente rilevato un dato oggettivo che riguarda anche la Juventus. È chiaro che l’interesse delle società che hanno consentito ai proprio giocatori di andare fuori hanno una convenienza a rinviare la ripartenza a quando loro saranno tornati, avranno esaurito la quarantena e ci saranno le condizioni adatte a loro. Rispetto ad altre società che non hanno questo problema del ritorno e dell'attesa ci sono delle esigenze divergenti. Noi della Lazio potremmo riprendere gli allenamenti subito, altre squadre come il Napoli potrebbero farlo. Invece le altre hanno dei problemi. Sono dati oggettivi e fotografano la realtà".

    Nei giorni scorsi lei ha espresso posizioni forti sul tema del taglio degli stipendi Seguirete tutti la via intrapresa dalla Juventus anche in caso di ripresa? C'è la possibilità che la Lazio non tagli gli stipendi? 
    "Su questa scelta si esprimeranno il presidente Lotito e il ds Tare, io posso solo fare una considerazione: la scelta della Juventus era una decisione presa perché andava in contro ad esigenze di bilancio che sono ovviamente importanti. Certo, se fosse stata una scelta concordata con le altre società sarebbe stato meglio. Per il momento è andata bene per loro che hanno sistemato il bilancio. Sicuramente la Juventus, che è una società importante, che ha una lunga storia, grandi titoli e grande peso, ha tracciato una strada, ma certe volte, data l’emergenza, se le strade si aprissero tutte insieme sarebbe meglio".

    La Lazio è però, dati del bilancio alla mano, una delle società che sta risentendo meno della crisi...
    In questo momento sì, ma sarebbe opportuno che completando il campionato si potessero evitare contraccolpi negativi dal punto di vista economico per i club di Serie A, Serie B e C. Questa è la preoccupazione principale. Poi la Lazio ha un bilancio a posto ed è riuscita a lavorare bene negli anni passati. Il presidente ha risanato una società che sembrava non morta, ma peggio".

    Dato che il bilancio è a posto provocazione: Lotito avrà la forza di trattenere Luis Alberto e Milinkovic anche l’anno prossimo?
    "Su questo non posso dare certezze. Dico però che, avendo avuto questa forza in passato e lo ha dimostrato concretamente perché non ha mai smantellato la squadra, ha trattenuto i più forti, ha avvitato una politica di rinnovi contrattuali andando incontro alle esigenze e credo che confermerà questa linea. Qualunque sarà la fine di questo campionato credo che la Lazio abbia già un posto in Champions assicurato e questo presuppone di conservare una rosa competitiva. Naturalmente tutto può succedere, ma diciamo che fino a questo momento il presidente Lotito ha sempre cercato di tutelare l’interesse della società, dei tifosi, e dei giocatori".
     
    Da parte vostra c'è quindi la volontà di giocare. Ma anche ad agosto?
    "Anche i calciatori della Lazio si stanno esponendo in questi giorni. C'è una grande unità di intenti fra società, tecnici e giocatori. È uno dei fattori importanti che giustificano l’andamento positivo della Lazio di quest’anno. Quando c’è questa compattezza di fondo è sicuramente un fattore positivo".

    Speriamo quindi che, riallacciandoci a quanto detto in questi giorni da lei: ‘Il governo non tifi Juve’ e dia il via libera a ripartire...
    “Ride ndr. Diciamo che speriamo che tifi per il bene di tutti e non dei singoli. Questa scelta probabilmente diventerà una cartina di tornasole per il paese”.
     

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