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Alla scoperta di Diakhate, il Pogba della Fiorentina

Alla scoperta di Diakhate, il Pogba della Fiorentina

Abdou Lahat Diakhate è la più bella sorpresa nel pre-campionato della Fiorentina. Nato il 31 dicembre 1998 a Dakar, il giovane centrocampista senegalese è stato scoperto dagli osservatori viola mentre giocava in un parco pubblico di Firenze. Nella scorsa stagione ha trascinato la squadra Primavera e ora sta stupendo tutti in prima squadra, dove il nuovo allenatore Paulo Sousa gli sta dando spazio da titolare anche nella tournée negli Stati Uniti.

TALENTO DA NON PERDERE - La società dei fratelli Della Valle, dopo aver blindato Babacar e Bernardeschi, è al lavoro per fare altrettanto con Diakhate, cercando di fargli firmare il suo primo contratto da professionista. Comunque non sarà facile trattare con il suo agente Mino Raiola, anche perché il ragazzo ha già attirato l'interesse di grandi club europei, come ad esempio il Manchester City. Fatte le debite proporzioni, in molti vedono in lui il nuovo Pogba

PARLA IL MISTER - Nei giorni scorsi il tecnico della Primavera della Fiorentina, Federico Guidi ha commentato in un'intervista a Calciomercato.com: "I nostri osservatori hanno avuto grande occhio nel reclutare Diakhate. Questo ragazzo ha ancora tantissimi margini di miglioramento. Io l'ho allenato quando non potemmo tesserarlo per motivi burocratici e, col passare dei giorni e dei mesi, ha avuto una crescita esponenziale. Ha fatto un gran ritiro, ha attirato le attenzioni di molti addetti ai lavori e ha conquistato la fiducia di Paulo Sousa. E' un motivo di orgoglio per tutti noi, perché abbiamo lavorato un su un '98, anticipando il suo ingresso nella Primavera e lo abbiamo preparato nel migliore dei modi. L'ho impiegato a centrocampo come play davanti alla difesa e da mezzala, ruolo in cui si esprime al meglio. Ha una grande capacità di inserimento, è abile nel gioco nello stretto e in quello aereo. E' un giocatore moderno, con una gran struttura fisica e una grande personalità. Il suo carattere forte, la sua sicurezza, lo portano a non avere paura di rischiare le giocate: questo è il suo pregio e il suo difetto, perché a volte durante l'anno ha alternato prestazioni positive e negative. Quando le giocate estetiche non gli riescono, può passare da presuntuoso, perché in quei momenti non è utile alla squadra. Quando maturerà anche sotto questo punto di vista e riuscirà a essere più continuo durante tutta la partita, avrà fatto il definitivo salto di qualità". 

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