Secondo giorno da inviato ad Abu Dhabi per Calciomercato.com. Dopo un abbondante colazione in hotel, ci rechiamo allo Zayed Sports City Stadium con la navetta messa a disposizione dalla Fifa per la stampa.

Facciamo tappa al centro media dove ritiriamo l'accredito, per poi dare un'occhiata alla rifinitura dell'Inter. L'umore della squadra sembra buono. In conferenza parlano Benitez e Milito, rilasciando le solite dichiarazioni banali della vigilia. Quindi è il turno dell'allenatore del Seongnam, che regala qualche sorriso in più per 'colpa' di qualche problema nella traduzione delle domande in italiano: così si fa confusione tra il presidente della squadra e quello della Corea del Sud intesa come Nazione.

Torniamo in hotel e, come previsto, troviamo ad aspettarci delle notizie sul nostro di Paese. In tv passano le immagini della rissa in Parlamento, dove è stata votata la fiducia a Berlusconi. Tutti gli spettatori locali e stranieri se la ridono alla grande, mentre a noi viene un po' di vergogna. Giriamo lo sguardo e sopra un tavolino troviamo un I-phone lasciato incustodito, lo consegnamo alla reception e diciamo con orgoglio: "Visto? Ci sono anche degli italiani onesti...".

E' ora di andare allo stadio Mohammed Bin Zayed per studiare i prossimi avversari dell'Inter. A sorpresa l'accredito si ritira all'interno dell'impianto insieme ad pacchetto di cibo surgelato offerto dalla Fifa: un piatto di pasta fredda, un paio di panini e una mela. Arriviamo in postazione un'ora prima del calcio d'inizio, accolti dal vento, dalla musica sparata a tutto volume sugli spalti semivuoti e dal coro 'Olè Inter'. Ovviamente non è per i nerazzurri, ma per la squadra brasiliana di Porto Alegre. I tifosi africani rispondono cantando e ballando per tutta la partita al ritmo della canzone di Shakira colonna sonora dei Mondiali in Sudafrica: alla fine vincono loro.