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  • Diario da Londra: gli inglesi non capiscono, nel weekend tutti al parco! Ma Johnson ha più potere di Conte

    Diario da Londra: gli inglesi non capiscono, nel weekend tutti al parco! Ma Johnson ha più potere di Conte

    • Caterina Soffici
    Lo capiscono? O non lo capiscono? Staranno a casa, oppure no? Troppo presto per dirlo.

    Per il momento non ci siamo ancora. Chiuse le scuole, chiusi pub, ristoranti, palestre, teatri, cinema eccetera, che cosa pensate che abbiano fatto nel week end gli inglesi? Fuga dalle città, verso le seconde case (l'abbiamo già sentita) e tutti al parco (anche questa l'abbiamo già sentita). C'è addirittura qualcuno che era partito con la tenda e l'attrezzatura da campeggio, per farsi una bella vacanza nel Lake District, a pescare o a un trekking lungo il Vallo Adriano. E anche questa l'abbiamo già vista. Quindi ieri il National Trust ha chiuso i parchi e ha rispedito tutti casa.

    Però il biondo pazzo adesso è deciso: ha minacciato che se non stanno a casa, ce li blinda lui. Perché ora è superconvinto dell'opposto di cui era superconvinto sette giorni fa: "Adesso dobbiamo assolutamente rallentare il diffondersi della malattia, per salvare vite. State a casa".

    A casa staranno si sicuro e per la bellezza di 12 settimane quel milione e mezzo di persone a rischio, che il biondo pazzo ha  sigillato nelle proprie abitazioni a partire da oggi. Sarebbero gli stessi over 70 che sono andati tranquillamente al pub fino a venerdì. Una misura drastica e senza precedenti, che di sicuro ha preso per blindare in casa suo padre. Li hanno avvisati stamani, via posta o via email, e c'è da immaginarsi quanto saranno stati contenti.

    Stamani è stata la mattinata  dei messaggi su Whatsapp. Ora che hanno più tempo libero, è partita anche qui la sarabanda di video, vignette, meme eccetera. Teneri, pensano di essere originali, ma la metà di quelli che ho ricevuto oggi li ho già visti sulle chat italiane.

    E' davvero incredibile come tutto si ripeta con le stesse modalità, solo a due settimane di distanza. Noi che viviamo la tragedia italiana in diretta, stiamo qui impotenti a guardare la situazione precipitare e hai questa strana sensazione di poter predire il futuro. Un deja vù continuo. Sembra davvero di vivere due volte.

    E sei qui ad aspettare l'arrivo dei tartari come un tenente Drogo asserragliato nella sua guarnigione e sai che le armi non ci sono, per combattere il mostro invisile.

    Ma noi lo sappiamo che i tartari sono già alle porte. L'impressione è che pochi l'abbiano capito e vivano ancora in quel limbo in cui eravamo noi, quando Zingaretti andava a Milano a bere le birre e tutti scappavano in montagna a farsi l'ultima sciata. Non è un'accusa. Si navigava a vista. Ma qui non navigano più a vista. Qui dovrebbero saperlo.

    Ma noi italiani conosciamo la portata della tempesta in arrivo e tremiamo. E tremiamo. Perché la mia surgery, che poi è il medico di base, mi bombarda di whatsapp, dove continua a spiegarmi che devo lavarmi le mani.  Proprio ora ne ho ricevuto uno per avvertire che ne manderanno uno al giorno. Spero con altre informazioni, un po' più utili. Molte grazie. Sarei più felice di sapere che se ne avrò bisogno, mi mandate un'ambulanza in meno di 7 ore e che il numero di ventilatori qui non è la metà di quelli italiani.

    Però una cosa la devo dire: tutti questi whatsapp e la conferenza delle 5 sulla Bbc del biondo pazzo con i suoi Cip&Ciop, non sono proprio una brutta cosa. Almeno si sa cosa succede. E si sa da una fonte sola. E quando decidono una cosa vale per tutto il paese. E non c'è un governatore che prende un provvedimento e un sindaco che lo contraddice e poi arriva Conte che con una diretta Facebook a notte fonda annuncia un provvedimento che il giorno dopo non è ancora pronto.

    Non è per far polemica, eh. E' solo che vista la situazione, è tanto difficile cercare di stare tutti nella stessa cabina di regia?

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