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  • Difesa a 5 e sovrastato nel gioco dal Real Madrid: questo non è il Barcellona VIDEO

    Difesa a 5 e sovrastato nel gioco dal Real Madrid: questo non è il Barcellona VIDEO

    • Andrea Distaso
    Ci sono fotografie che possono rendere perfettamente un'idea, un concetto, uno stato d'animo. Per esempio, quella che ritrae tutto lo sconcerto di Messi e Suarez, simboli di una squadra in enorme difficoltà, travolta nel gioco prima ancora che nel risultato complessivo della doppia sfida di Supercoppa contro il Real Madrid. I due terzi rimanenti di quello che, con Neymar, una volta era il tridente più forte del mondo e che oggi sono l'emblema di una disfatta che rischia di avere conseguenze pesanti sul prosieguo della stagione.

    DOMINATI - "Questo non può essere il Barcellona", hanno pensato in molti assistendo alla sfida di ieri del Bernabeu e vedendo i maestri del calcio offensivo schierarsi con un 5-3-2 mascherato da 3-5-2 per contenere le avanzate di un Real Madrid dominante. Ci sono istantanee che possono fotografare in maniera nitida il momento di una squadra, ma i dati sono ancora più chiari e impietosi. Era dal 2008 che i blancos non prevalevano nel possesso palla al cospetto dei padri del tiki-taka e ci sono volute 24 partite per assistere ad un Barcellona incapace di segnare almeno un gol in un Clasico (l'ultima volta era stata la finale di Coppa del Re del 2011). La stampa catalana, già molto critica per un mercato di basso profilo, che ha portato ad oggi Semedo, Deulofeu e Paulinho per 82 milioni di euro e non ha ancora regalato il sostituto di Neymar, ha accolto con toni durissimi misti a sconcerto la prova di Madrid.

    LA SENTENZA DI PIQUE' - E se, dopo Busquets che aveva richiesto acquisti, questo sentimento di impotenza viene manifestato a chiare lettere da un simbolo del barcelonismo come Gerard Piquè, che ha dichiarato di non essere mai sentito così inferiore al cospetto degli avversari di sempre da almeno un decennio, la situazione è da considerarsi di estrema gravità. Il mercato può venire certamente in soccorso ma siamo sicuri che possano bastare due attaccanti come Coutinho e Dembelé a trasformare di punto in bianco una formazione con pochi punti di riferimento e tremendamente carente sia in difesa che in mezzo al campo? Anche Valverde è chiamato a correre ai ripari e restituire la sua vera anima ad un gruppo, perchè questo non può essere il Barcellona. 
     

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