Diritti tv e fondi, Galliani non ci sta: 'Senza senso, i club attuali non hanno diritto a quei soldi! Soluzione? Una sola'
LA RISPOSTA - "L’ho spiegato al presidente della Lega, Paolo Dal Pino. Nulla di convincente. Anzi. I club iscritti a questa stagione stanno vendendo un bene di cui non hanno piena proprietà. I diritti del 2020-21 sono già stati venduti, principalmente a Sky e Dazn. Che incassino per il futuro è inaccettabile. Lo dico da uomo di tv, di calcio e d’azienda. Di azioni legali non voglio parlare, non è il livello a cui si deve risolvere questa questione. Il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, ha scritto a Dal Pino chiedendo un confronto. Confido che si troverà una soluzione equa".
SULLA SOLUZIONE - "Ne vedo ua sola, non si scappa. La Lega incassi i quattrini dei fondi, li metta da parte, e li distribuisca poi anno per anno a chi sarà iscritto alla Serie A. Se la media company venderà i diritti per nove anni, poniamo, e la quota di equity ceduta ai fondi sarà valutata 1,5 miliardi, ogni anno ci saranno oltre 160 milioni da ripartire fra chi è iscritto al campionato. Oltre ai diritti tv di ogni stagione. È facile. La Serie A non mi dà retta? Dovrà farlo. Intanto, per ragioni di opportunità, mi si fa passare per uno antico, che non vuole le novità. Ed è sbagliatissimo. Fui io il primo a chiedere la creazione di una media company. Oggi la Serie A è un’associazione non riconosciuta, gli amministratori in caso di controversie devono rispondere di tasca propria, e non è accettabile".