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  • Diritti TV, torna in campo Galliani in aiuto dello sconfitto Lotito, contro i fondi: 'Pronto anche alle vie legali'

    Diritti TV, torna in campo Galliani in aiuto dello sconfitto Lotito, contro i fondi: 'Pronto anche alle vie legali'

    Galliani, Lotito e Bogarelli di nuovo insieme. Come si legge su Dagospia, a tre anni dal termine dell’inchiesta della procura di Milano che aveva accertato come la “lobby del pallone” avesse condizionato le aste dei diritti tv degli ultimi 10 anni, i tre intendono tornare protagonisti della prossima asta dei diritti TV.  L’intervista odierna a Milano Finanza, secondo Dagospia certifica il ritorno in campo di Galliani al fianco di Lotito, in difficoltà dopo la decisone della Lega di avanzare nella negoziazione con i fondi di private equity. L’attuale dirigente del Monza critica pesantemente il progetto voluto da Paolo Dal Pino che, consentendo l’ingresso dei fondi di private equity nel capitale della Media Company della Serie A, ne permetterebbe la professionalizzazione e, quindi, aiuterebbe il ritorno del nostro calcio ai fasti di un tempo.

    Obiettivo condiviso di Galliani e Lotito, prosegue Dagospia, è quello far svanire l’interesse dei fondi, rallentare l’approvazione dei bandi per fornire la chance all’immarcescibile Bogarelli di tornare, per i prossimi 9 anni, al centro dello scacchiere, grazie a un’offerta al ribasso di Wanda/ Infront per fare l’Advisor, o alternativamente, con il cappello di Media Pro, per realizzare il canale della Lega.

    Ma leggiamo i passaggi più significativi dell’intervista di Milano Finanza a Galliani. 

    Dice Galliani: “Non ce l'ho con i fondi di private equity, ma con la Lega Serie A che si sta comportando come se fosse una lega chiusa, senza promozioni e retrocessioni annuali, e con i club che pensano di spartirsi quanto ricavato dalla vendita di diritti altrui”.

    E ancora: “La Serie A è una lega aperta, ma in questo affare si sta comportando come fosse una lega chiusa all'americana. La media company è al 100% di proprietà della Lega e i club della stagione sportiva 2020/2021 sembrano invece convinti che sia cosa loro. Si sbagliano: non possono cedere una quota di una società che ogni anno, per il meccanismo delle promozioni e retrocessioni, cambia il 15% dei soci e spartire il prezzo fra i club che quest' anno si trovano per caso a militare in Serie A”.

    E infine: “Dal Pino sembra convinto della fattibilità tecnica, legale e finanziaria del piano? Non è così ed è arrivato il momento di farsi sentire. Se si muove la Lega Serie B, benissimo, altrimenti il Monza è pronto a muoversi da solo per impedire questa follia della spartizione dei soldi fra i club dell'attuale Serie A. Non c'è un avvocato né un tribunale al mondo che possa dar loro ragione. Mi auguro di non dover arrivare alle vie legali, ma se sarà necessario sono pronto ad andare fino in fondo”.

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