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  • Diritto in gol. Risoluzione senza giusta causa: le conseguenze per i calciatori

    Diritto in gol. Risoluzione senza giusta causa: le conseguenze per i calciatori

    Calciomercato.come ha posto all'Agente FIFA JC Cataliotti, titolare dei workshop di Reggio Emilia per aspiranti osservatori di calcio (info su www.footballworkshop.it), alcune domande sulle conseguenze della risoluzione del contratto del calciatore senza giusta causa in base a quanto disposto dalle norme della FIFA.

    Cataliotti che cosa prevedono le norme della FIFA se un calciatore risolve il proprio contratto di prestazione sportiva senza una reale motivazione?
    L'articolo 17 del Regolamento Fifa sullo status e il trasferimento dei calciatori, nel capitolo IV relativo alla stabilità contrattuale tra giocatori e club, disciplina le conseguenze in caso di interruzione del contratto senza una giusta causa. La FIFA, dopo aver ammonito che il contratto fra un professionista ed una società può cessare solo alla sua scadenza o previo reciproco accordo fra le parti e che, pertanto, non è consentito recedere unilateralmente dal contratto, detta le pesanti conseguenze che deriverebbero da una risoluzione senza una causa giustificatrice.

    Quali le conseguenze?
    Il calciatore che risolva il contratto senza una giusta causa sarà tenuto a corrispondere un indennizzo che dovrà essere calcolato tenendo conto delle legislazioni nazionali vigenti e di tutti i criteri oggettivi del caso, quali l'ingaggio del calciatore, comprensivo di tutti i benefits previsti dal contratto, la durata residua del contratto fino ad un massimo di 5 anni, gli eventuali esborsi sostenuti dalla società precedente e a seconda che l'inadempienza contrattuale avvenga o meno durante il periodo protetto.

    Che cos'è il periodo protetto?
    E' un periodo di tre stagioni intere o di tre anni, a seconda di quello che comincia per primo, che segue l'entrata in vigore di un contratto, laddove tale contratto sia stato stipulato prima del 28° compleanno del professionista, ovvero un periodo di due stagioni intere o di due anni, a seconda di quello che comincia per primo, che segue l'entrata in vigore di un contratto, laddove tale contratto sia stato stipulato dopo il 28° compleanno del professionista.

    Oltre al risarcimento del danno per il recesso unilaterale, il calciatore potrebbe subire altre conseguenze?
    Sì, nel caso in cui il recesso avvenga durante i periodo protetto, di cui sopra. Il calciatore può, infatti, essere sanzionato con una squalifica che va dai 4 ai 6 mesi (la pena può arrivare a 6 mesi in caso di recidiva!), qualora la rottura dell'accordo avvenga all'interno del cosiddetto periodo protetto.

    La sanzione della sospensione quando deve essere scontata?
    La sanzione sportiva della sospensione ha effetto immediato, appena notificata al calciatore la decisione del caso. La sanzione verrà sospesa nel periodo che intercorre tra l'ultima partita ufficiale della stagione e la prima partita ufficiale della stagione successiva. Una particolarità della norma è la seguente: la sospensione della sanzione sportiva non verrà applicata, cioè la sanzione verrà, quindi, applicata nel caso in cui il calciatore sia un elemento consolidato della nazionale della Federazione che il calciatore ha il diritto di rappresentare e nel caso in cui la Federazione interessata stia disputando la fase finale di un torneo internazionale nel periodo che intercorre tra l'ultima partita e la prima partita della stagione successiva.

    Potrebbe risultare responsabile la nuova società che va a tesserare, a seguito di trasferimento internazionale, il calciatore liberatosi senza giusta causa dal suo precedente contratto?
    La risposta è affermativa. Salvo dimostrazione del contrario, la FIFA ritiene che una società che tesseri un professionista che abbia rescisso il proprio contratto senza giusta causa abbia indotto tale professionista a commettere la violazione contrattuale.

    Quale sanzione potrà subire la nuova società che non riesca a discolparsi?
    Subirà una pesante sanzione consistente nel divieto di tesserare nuovi calciatori sia a livello nazionale che internazionale per una durata pari a due periodi di tesseramento. Conseguenze sanzionatorie subiranno anche dirigenti di società, agenti di calciatori e qualsiasi altra persona soggetta ai regolamenti della FIFA che agisca in maniera da indurre alla violazione di un contratto fra un calciatore professionista e una società di calcio per facilitare il trasferimento del calciatore.

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