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Disciplina, identità e corsa: come cambia il Milan con Gattuso

Disciplina, identità e corsa: come cambia il Milan con Gattuso

Una mini-rivoluzione. L'addio di Montella, l'arrivo in panchina di Gattuso ha cambiato le abitudini in casa Milan. E' bastato solo un giorno per capire che con l'ex allenatore di Pisa e Palermo la musica è cambiata: nel suo primo giorno a Milanello Gattuso ha parlato con una delegazione guidata da Bonucci, alla quale ha chiesto prima di tutto disciplina. Ha ristabilito alcune vecchie regole e consuetudini, educazione di antica memoria del suo 'vecchio' Milan, fondamentali a suo avviso per far iniziare il nuovo corso. Prima di lavorare sul campo ha parlato con il gruppo, ha ricordato a tutti cosa vuol dire indossare la maglia del Milan, ha ribadito alcuni concetti già espressi in conferenza stampa: lavoro di squadra, secondo il più classico dei "uno per tutti tutti per uno", identità e senso di appartenenza, quella che ogni giocatore rossonero deve dimostrare, non solo dentro il rettangolo di gioco. 

SI CORRE - In allenamento Gattuso ha lavorato molto sull'intensità. Il suo Milan deve andare forte, il parametro è molto chiaro. 6-8 chilometri e frequenze cardiache alte, con i valori che si dovranno assestare sull'80%. Tenere un ritmo alto in settimana significa ritrovarlo anche in partita. La squadra deve prima di tutto stare bene fisicamente, solo così si può pensare a un calcio aggressivo, che prevede una grande pressione per andare a prendere alti gli avversari. Nel suo staff l'ex numero 8 del Milan avrà, oltre al vice Riccio, il nuovo preparatore atletico Innaurato, e i fedelissimi della Primavera Bruno Dominici e Dino Tenderini. Massimo Innocenti e Francesco Sarlo saranno i collaboratori tecnici. Marco Sangermani sarà il match analyst. Alfredo Magni e Giorgio Bianchi alleneranno i portieri mentre Abbiati, amicco fraterno di Rino, è stato confermato club manager.

 

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