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  •  Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

    Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

    • Jessica Bercigli

    'Sono altri i veri problemi dell'Italia'. 'E chi se ne frega di un decrepito ammasso di rottami'. 'Ma che se lo prenda chi vuole salvarlo'. 'Ma guarda se bisogna pensare allo scopone di un vecchio 80enne'.
    Peccato che 'quel vecchio', per l'esattezza 86enne all'epoca, non fosse altro che l'indimenticato e definito da molti come l'Unico Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, e che quello scopone non fosse uno scopone qualunque, ma storico: accanto alla Coppa del Mondo e al nostro Capo dello Stato, come suoi compagni di gioco, nientemeno che Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio.


     Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

    Correva l'anno 1982, immagini lontane, ma tutt'oggi nitidissime nella memoria di chi visse quell'evento che regalò una pagina straordinaria e ineguagliabile alla nostra storia.

    'Perché io c'ero': ricordi, aneddoti raccontati e ancora oggi tramandati, come fossero parte di un poema epico, a figli e nipoti per non dimenticare quell'euforia che travolse un paese intero, che riuscì ad unire un paese intero, senza esclusioni, anche i più disinteressati al pallone non poterono rimanere indifferenti di fronte ad una vittoria che ebbe un sapore diverso rispetto a quella del 2006, perché allora ad essere diverso era il calcio stesso.  


     Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

     Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

    Eppure alla notizia di qualche giorno fa, di cui molto probabilmente siete già a conoscenza, che vuole in pericolo di demolizione il Dc-9 32, molti hanno reagito commentando come sopra.
    Quell'aereo dell'aeronautica militare, registrato MM61012, ormai dismesso e parcheggiato in un piazzale all'aeroporto di Fiumicino, che riportò a casa la nostra Nazionale campione del mondo e fu teatro tra i suoi divanetti di quel mitico scopone, presto potrebbe non esistere più.
    Alitalia, proprietaria dal 2007, ha deciso di disfarsene e l'aereo, come raccontato da Giornalettismo, rischia di finire nelle mani di privati o peggio ancora di essere rottamato.
    Franco Causio, uno degli interpreti di quell'indelebile quadretto, intervistato dal ilfattoquotidiano.it, non nasconde la sua emozione al pensiero e lancia un appello: “Spero che le istituzioni sportive, Coni e Federazione, facciano qualcosa per salvaguardare il tavolo e le poltrone teatro di quella storica partita a scopone”. Scherza poi l’ex calciatore leccese: “Mi regalino le poltroncine, le porto a casa mia. Di più non posso fare. Quella fotografia è un pezzo della mia vita”. E comincia a raccontare: Sa, accadde tutto per caso. Il presidente ci aveva già visto giocare a scopone in altre occasioni. Dopo il trionfo di Madrid ci volle tutti sull’aereo con lui. Mentre veniva intervistato dai giornalisti che erano in volo con noi, tirammo fuori le carte e iniziammo a giocare. Quando finì di parlare, si avvicinò con l’immancabile pipa tra i denti e chiese di poter giocare anche lui. Come facevamo a dire di no al Presidente, per di più un vecchio partigiano come lui?”.
    Sandro Pertini non amava perdere, nemmeno a scopone, ma fu così che andò perché, per la cronica, la coppia vincente fu quella formata da Causio e Bearzot
    Adesso quelle poltroncine rischiano la distruzione.  

     Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

    Come riportato sempre da ilfattoquotidiano.it, la Fifa aveva proposto ad Alitalia, per altro con esito positivo, 40mila euro per smontare il salottino e portarlo al Museo del calcio di Coverciano. Si dà il caso, però, che nel mezzo ci siano anche gli interessi di Volandia, la società che gestisce il Parco e Museo del volo vicino Malpensa, intenzionata a comprare non solo il salotto ma tutto il DC-9 Mundial evitando così ad Alitalia i costi di demolizione.

    Da mercoledì il presidente della Figc Carlo Tavecchio e quello di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, si stanno adoperando per cercare una soluzione al problema ancora irrisolto, dando ascolto all'appello di Causio e di moltissime altre voci del calcio italiano.


    Che di problemi questo nostro povero Paese ne abbia fin troppi e più importanti non c'è alcun dubbio, così come assai spesso siamo ormai sommersi da immagini sgradevoli e ributtanti. E allora, a maggior ragione, non dovremmo cercare di salvare un pezzo indimenticabile, unico e pulito della nostra storia?
    Il dibattito è aperto, ad ognuno le proprie riflessioni ed opinioni.

     Distruggiamo storia e memoria: quel Dc-9 dell'82 è solo un vecchio aereo!

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