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  • Djordjevic: 'Ecco perché ho scelto la Lazio e non l'Inter'

    Djordjevic: 'Ecco perché ho scelto la Lazio e non l'Inter'

    "La Lazio mi ha voluto a tutti i costi, vinceremo insieme". L'attaccante serbo del Nantes, Filip Djordjevic ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "La scelta non è stata facile perché è molto difficile andare via dopo sei anni, ma ho capito che potevo andare a giocare in una squadra ancora più importante e che questo era il momento ideale per farlo. Mi sono preso un bel po' di tempo per scegliere, ero a fine contratto e avevo tantissime proposte. Ho parlato molto con il mio agente Alessandro Lucci e con la famiglia, poi ho deciso di accettare l'offerta della Lazio. Penso sia una grandissima squadra, con grandi ambizioni e che vuole restare in Europa. E pensavo di farlo anche per me stesso, per continuare a crescere. Ho parlato con il presidente Lotito e con il ds Tare, abbiamo discusso a lungo. Ho capito che la società aveva veramente bisogno di me e che volevano prendere Djordjevic, non un altro attaccante. Questo aspetto l’ho sentito molto e mi ha fatto propendere per la Lazio rispetto ad altri club. L'Inter? Cercavo una squadra in cui poter diventare titolare e in cui avessi maggiori garanzie di giocare". 

    "Le ambizioni sono quelle di giocare sempre in Europa, questo è importante per me, è il mio obiettivo personale. Certamente faccio il tifo perché ora la Lazio risalga la classifica e riesca a centrare il traguardo. Kolarov mi ha parlato del club, del centro sportivo di Formello e mi ha spiegato delle pressioni dei tifosi. Tomovic e Ljajic mi hanno parlato molto del campionato italiano, cose tecniche di campo e poi di come si vive in Italia. So che per i tifosi il derby con la Roma è la partita più importante della stagione. Conosco Stankovic, ma non abbiamo parlato della Lazio perché non c'era ancora niente di certo relativamente al mio futuro, forse ne parleremo la prossima volta. Con Mihajlovic non ho mai parlato della Lazio, anche perché non ho più avuto modo di sentirlo da quando non è più il ct della Serbia. Gli devo molto perché è stato il primo a chiamarmi in Nazionale, ho profondo rispetto e ammirazione nei suoi confronti. E' un allenatore con ottime potenzialità e con doti che lo faranno diventare un grandissimo. Il futuro di Klose? E' sempre bene avere accanto un giocatore che abbia esperienza, conoscenza del gioco. Se sei intelligente, può essere uno stimolo, puoi solo captare e apprendere da un grandissimo attaccante come Klose. Non potrei che progredire, mi piacerebbe se restasse". 

    "Crespo era il mio attaccante preferito quando ero ragazzino, mi piaceva il suo modo di colpire di testa e il modo di rifinire i passaggi, è stato un grande attaccante, un vero bomber. Meglio Ibrahimovic o Cavani? Ibra è straordinario, da solo può fare la differenza. A livello fisico è il miglior attaccante in circolazione, ma anche Cavani ha le sue qualità, lavora molto per la squadra ed è lo stesso un grande goleador. Tutti i miei gol sono fatti in area di rigore, sono un giocatore che si sposta bene vicino alla porta, sento arrivare il gol. Ognuno vuole migliorare, so bene quello che mi manca. So colpire di testa e conservare il possesso della palla, ho qualità fisiche e di resistenza, posso correre molto, mantengo il ritmo, penso di avere un buon fondo. Spero di stare bene, di svolgere una buona preparazione estiva, poi si vedrà. Mi fido dei miei mezzi, voglio portare qualcosa all’interno della squadra. Spero di continuare ad avere la maglia 9, se il numero è libero perché no? Ho fatto un altro esame di controllo martedì, va meglio rispetto a qualche giorno fa. Trattandosi del ginocchio, i tempi di recupero sono più lunghi, penso servano altre due settimane per giocare una partita. Conto di riprendere a correre dalla prossima settimana. Ho avuto paura, ero caduto con tutto il peso sul ginocchio destro, ho pensato al peggio". 

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