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  • Donnarumma: 'Nessun rammarico per non essere rimasto al Milan. Non mi servono conferme sul posto nell'Italia'
Donnarumma: 'Nessun rammarico per non essere rimasto al Milan. Non mi servono conferme sul posto nell'Italia'

Donnarumma: 'Nessun rammarico per non essere rimasto al Milan. Non mi servono conferme sul posto nell'Italia'

  • Redazione CM
Gianluigi Donnarumma, portiere del Paris Saint-Germain e della nazionale italiana, è intervenuto in conferenza stampa dal centro tecnico di Coverciano

Su Courtois
"E' il migliore al mondo. Ieri ho visto la gara e ha disputato una partita incredibile, ha tenuto in piedi il Real Madrid fino all'ultimo. Un po' di effetto mi ha fatto, potevamo esserci noi, ma purtroppo il calcio è così. Hanno vinto loro e a Courtois faccio i complimenti, ha fatto grandi interventi".

Sul futuro
"Non è stato un anno facile, ma sono sempre io e lavoro sempre al massimo. Sono sempre a disposizione della squadra, dell'Italia. Non c'è alcun problema, bisogna solo ripartire e farlo al meglio".

Su Chiellini
"Mancherà tutto di Giorgio, sia in campo che fuori è stato un punto di riferimento per il calcio italiano e mondiale, soprattutto per noi giovani. Ci ha dato una grande mano, vogliamo ora dargli una grande gioia. In campo mancherà, è veramente fantastico e ti dà sempre una mano, anche con una semplice parola".

Sul PSG
"Far parte di una società del genere e di una squadra del genere ti aiuta tanto, alternarsi per un portiere non è semplice ma questa stagione mi ha aiutato da tutti i punti di vista".

Sullo scudetto del Milan e possibili nuovi Donnarumma
"Dopo aver vinto il titolo, con lo Scudetto del Milan è l'anno perfetto e gli faccio i complimenti, hanno fatto un lavoro incredibile e sono orgoglioso di loro. Per la Nazionale, dobbiamo ripartire e farlo dai giovani: con me ci sono tanti ragazzi su cui puntare, c'è Bastoni, Raspadori, Scamacca... Ora però bisogna ripartire, la delusione del Mondiale è ancora fresca e mercoledì dobbiamo vincere. Dobbiamo subito ripartire giocando bene e ottenendo grandi risultati".

Sullo scontro con Benzema in Champions
"Per me sì, era fallo. Potevamo gestirla meglio, anche dopo. Peccato, il calcio è fatto di episodi e noi prima avevamo dominato. Abbiamo una grande squadra e grandi campioni. Su San Siro, io penso a me stesso e alla mia squadra. Quello che pensa la gente non ci deve condizionare: dico solo che quando sono con la maglia dell'Italia bisogna tifare l'Italia".

Su questa stagione
"E' stato un anno sì, complicato. Però bisogna ripartire, bisogna accettarlo e andare avanti, bisogna lavorare più di prima. Su Raiola, dico che ho avuto un rapporto incredibile ed è stata davvero una doccia fredda. Voglio ricordarlo sempre col sorriso, ha sempre voluto fare qualcosa di importante per i calciatori, ci darà una grande forza".

Sulla nazionale
"Non dobbiamo dimenticare quanto fatto all'Europeo, questo è un gruppo fantastico e ci ha fatto ottenere un risultato incredibile. La delusione del mancato accesso al Mondiale è ancora fresca, siamo ancora delusi. Fa male, alcuni ragazzi non saranno più con noi ma noi giovani dobbiamo riportare l'Italia dove merita".

Sul posto da titolare in nazionale
"Rassicurazioni non mi servono, è stato un anno difficile ma rassicurazioni non mi servono. Sono sempre stato attento a lavorare, mi sento orgoglioso sempre di essere qui e di indossare questa maglia".

Su Italia-Argentina e la promessa a Raiola
"La confesserò dopo averla mantenuta... Si ritirerà Chiellini poi gli altri faranno in tranquillità le loro scelte. Mi dispiace per Chiellini, poteva essere il suo ultimo Mondiale".

Su Messi e se si sono parlati
"Assolutamente, con Messi e Di Maria. Quando ci siamo lasciati a Parigi l'ultima gara ci siamo detti un po' di cosine... Loro sono una grandissima squadra, bisogna prepararla nel migliore dei modi".

Sul gioco con i piedi e le critiche
"Ho le spalle larghe e riesco a gestirle, così come gestisco gli elogi. Fa parte del vostro lavoro. Sul gioco coi piedi, è normale ci siano benefici ma a volte rischi un pochino, in alcune partite rischiare tanto diventa complicato e bisogna saper gestire certe situazioni. Il ruolo è cambiato tanto, io ho avuto la fortuna di lavorarci tanto al settore giovanile del Milan e avevo già la prospettiva di giocare la palla da dietro. Sicuramente in alcuni momenti di alcune partite non bisogna rischiare così tanto, il calcio è cambiato".

Sul rammarico di aver lasciato il Milan
"Rammarico no, sono contento per quanto fatto il Milan e ho scritto a tutti i miei compagni. Sono felice per quanto hanno fatto ma non c'è rammarico".

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