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  • Icardi più intoccabile di Mbappè, il PSG può vincere la Champions: due gol per gli ingrati e Mauro attacca l'Inter

    Icardi più intoccabile di Mbappè, il PSG può vincere la Champions: due gol per gli ingrati e Mauro attacca l'Inter

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Dedicato a quelli che dicevano che a Parigi avrebbe fatto il quarto attaccante e a quelli che Lukaku è meglio. Insomma, dedicato agli interisti ingrati che quando Icardi se ne è andato hanno tirato un sospiro di sollievo convinti che perderlo sarebbe stato meglio di ritrovarselo ancora tra i piedi (E MAURO A FINE PARTITA HA TIRATO UNA STILETTATA ALL'INTER - LEGGI QUI). I numeri prima delle parole: nel rotondo 4-0 con cui il Paris Saint Germain ha liquidato il Marsiglia, Icardi ha segnato i primi due gol, raggiungendo quota sette nelle ultime sei partite (compresa la Champions) e quota quattro in altrettante gare in Ligue 1. 



    Ora sarà anche vero che in Francia il campionato è meno competitivo che in Italia, che le difese sono meno munite e le squadre non si chiudono preventivamente quasi mai. Tuttavia per qualità di giocate e feeling con i compagni, Icardi resta un asso o, come si dice adesso, un top player, la capacità di smarcamento è la stessa dell'Inter e il dialogo con Mbappè, anch'egli autore di una doppietta, più proficuo che mai. In attesa di Cavani (rientrato ieri sera dopo l'infortunio del 25 agosto e in campo per meno di 19 minuti) e di Neymar (un altro perennemente messo fuori causa dagli infortuni), l'unico intoccabile è proprio l'ex centravanti dell'Inter. Quando c'è stato da far spazio a Cavani, infatti, Tuchel ha preferito sostituire Mbappé che, poco prima, proprio su assist di Icardi, aveva mancato il quinto gol e la sua personale tripletta. Per me, se continua così, Icardi giocherà sempre e ad alternarsi, tra pause, infortuni e recuperi, saranno gli altri tre. Nel frattempo Tuchel ha provato Cavani come attaccante esterno e Maurito al centro. Un esperimento assai sintomatico.

    Al Parco dei Principi la partita è durata un tempo. Il Marsiglia di André Villas Boas, ex assistente di Josè Mourinho, da cui è evidentemente l'allievo ha appreso pochissimo (ha fallito ovunque sia stato), ha tirato nella porta avversaria o verso di essa dal 76' in poi, quando la fase difensiva del Paris Saint Germain si era trasformata in accademia, facendo imbestialire il tecnico Tuchel che avrebbe voluto concentrazione fino in fondo. Comunque Keylor Navas, il portiere dei parigini, ha fatto in tutta la partita una comoda parata su tiro di Rongier. Mandanda, invece, il portiere del Marsiglia, nonostante due interventi di grande bravura, è stato bucato con sitematica regolarità. Da Icardi all'11' e 26', da Mbappè al 32' e 44'. Due raffiche che avrebbero steso chiunque, figurarsi una squadra passiva e fragile.

    Sul primo gol ha sbagliato Kamarà che si è fatto superare dal cross di Di Maria, la respinta di Mandanda sembrava risolutiva, invece Icardi, dopo il colpo di testa, è piombato sulla palla vagante nell'area del portiere spedendola dentro in acrobazia. Nel secondo gol di Icardi, questa volta tutto di testa, fondamentale è stato il recupero palla dei parigini a ridosso dell'area avversaria, la palla è stata servita a Verratti che ha trovato l'argentino ad un passo dalla porta. Tra il primo e secondo gol, Mandanda ha evitato che Icardi facesse tripletta, ma nulla ha potuto davanti alla doppietta di Mbappé, discesa da due assist di Di Maria, un altro elemento particolarmente brillante.

    Da segnalare, per efficacia, bellezza ed enorme qualità, il quarto gol, nato da un disimpegno laborioso che Keylor Navas ha avviato basso, cioè da dentro la propria area, dopo uno stop di un pericoloso pallone a candela. Il disimpegno è stato elegante ed efficace, i passaggi tutti rasoterra e in verticale, la rapidità di raggiungere la porta avversaria impressionante. Una fusione quasi perfetta tra il gioco ragionato (alla Guardiola per capirsi) e la ripartenza folgorante (molto frequenti anche nel gioco di Klopp che non è fatto di sole ripartenze). Per me non è un caso né che questo Psg abbia già vinto il girone di Champions, dopo appena tre partite, né che esprima un calcio di totale iniziativa, votato all'attacco. Tuchel è bravo e chi lo ha messo in dubbio, magari pensando ad Allegri, capisce poco di calcio. Mi sbaglierò, ma questo Paris può arrivare fino in fondo anche in Europa. 

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