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  • Duello Inter-Napoli per il '97 Vlasic

    Duello Inter-Napoli per il '97 Vlasic

    • Aleksandar Miljkovic
    Gli anni Novanta hanno dato il via all’espansione di molti fenomeni che oggi ci circondano nella vita quotidiana, così anche nel mondo del calcio. Uno di quei fenomeni è l’arrivo nel nostro campionato dei giocatori di maggior talento dal calcio dell'Est. Questa tendenza si è espansa constantemente col passare degli anni aiutata anche da eventi rivoluzionari (la Legge Bosman) e politici (l’entrata di Slovenia e Croazia in UE). Così oggi abbiamo Pjanic, Mandzukic, Kalinic, Jovetic e molti altri protagonisti nelle nostre grandi. I loro successori sono pronti a lanciarsi alla ricerca del proprio posto sotto i riflettori della Serie A. Uno di loro è il più grande talento del calcio croato, il classe 1997 Nikola Vlasic.

    Nikola arriva da una famiglia dove lo sport è più di una semplice passione, è proprio un modo di vivere. Suo padre Josko Vlasic detiene ancora il record nazionale di punti ottenuto a Casablanca nei Giochi del Mediterraneo del 1983, medagla d’oro nel decathlon. Inoltre è appassionato di atletica e preparazione fisica così come nella ricerca di ragazzi propensi ai successi sportivi. Guarda caso sua figlia si chiama Blanka in onore al successo maturato in Marocco. Lei ha continuato la tradizione, due volte campionessa del mondo e argento Olimpico nel salto in alto. Ora spetta a Nikola mantenere in alto il nome della famiglia.

    La data 31 maggio del 2002 è scritta nella storia dei Vlasic, il giorno in cui Josko ha deciso che Nikola sarebbe diventato un calciatore e ha iniziato a prepararlo per i grandi palcoscenici a soli 4 anni e mezzo. Nel dubbio se dare più importanza alla fisicità o alla tecnica, è stato aiutato da piccolo “Niksi”, così lo chiamano in patria, che ha mostrato un talento fuori dal normale con la palla. Dopo di che quello che facevano i due è stato semplicemente giocare a pallone sulla strada per ore, giorni e anni. La dedizione con la quale è stato seguito Niksi è testimoniata anche dall’impiego del leggendario allenatore del calcio croato Tomislav Ivic, uomo che ha vinto 8 titoli in 6 nazioni, e che ha svolto un lavoro individuale col ragazzo.

    Altro dettaglio della crescita particolare di Nikola è il numero di gol segnati prima ancora di iniziare ad allenarsi nel vivavio dell'Hajduk a 12 anni. Si tratta di circa 30 mila gol, così sostiene Josko, che voleva abituarlo ad andare a segno, oltre a conferirgli una mentalità vincente durante il percorso di crescita nelle partitine tra loro due. In categoria era di gran lunga superiore ai suoi coetanei e spesso giocava con i più grandi. Così nel 2013 è arrivato l’esordio nella prima squadra guidata dall'ex juventino Igor Tudor, quando non aveva ancora compiuto i 17 anni. Subito a segno sia nell’esordio in Europa che in campionato e così è diventato uomo record dell'Hajduk Spalato. Da quel momento ha collezionato 65 presenze ed è diventato il punto di forza della squadra.

    I paragoni non mancano: “Il nuovo Luka Modric”, Alen Halilovic, Mario Pasalic, ma lui è diverso da loro. Oltre alla tecnica, Nikola Vlasic è dotato di un fisico imponente e ha già una certa esperienza in prima squadra. Salta l’avversario con facilità impressionante e ama dribblare. Usa entrambi i piedi, e lo testimonia un test di potenza del tiro, di destro 121 km/h mentre il sinistro arriva a 114. Agisce su tutto il fronte d’atttacco, dove gli piace avere la libertà di movimento come Aguero, al quale si ispira. Sulle tracce del giocatore ci sono il Napoli e l’Inter, dove troverebbe una colonia di connazionali che lo aiuterebbe nell'ambientamento. Il prezzo del gioiello croato, che ha un contratto in scadenza nel 2018, si aggira intorno agli 8 milioni di euro.

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