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  • Dzeko svagato e Santon fa rimpiangere Florenzi: Roma, a Udine basta Pedro

    Dzeko svagato e Santon fa rimpiangere Florenzi: Roma, a Udine basta Pedro

    • Enrico Maida
      Enrico Maida
    La Roma ha vinto la sua prima partita di campionato contro l'Udinese, che non ha ancora segnato lo straccio di un gol in tre uscite. Ha deciso Pedro, uno della colonia spagnola che sta impadronendosi della squadra di Fonseca. L'ultimo arrivato è Borja Mayoral, che non ha potuto esordire per motivi burocratici: dovrebbe fare il vice Dzeko, svagatissimo anche a Udine. 

    La famiglia Friedkin vuole trasmettere un senso di discontinuità con la gestione Pallotta: a differenza  dell'ex presidente praticamente latitante, padre e figlio sono in tribuna anche a Udine, ovviamente muniti di regolare mascherina. L'Udinese, che da bravo cronista avevo studiato nella disgraziata uscita contro gli spezzini, mi era sembrata francamente scarsa, oltre che vagamente demotivata nel suo riconosciuto leader De Paul, predisposto alla cessione che Pozzo per il momento ha congelato. E invece, un po' per le incertezze della Roma, un po' per l'amor proprio che non si butta mai, l'Udinese si faceva più audace nell'affannosa ricerca del gol sparito. 

    E così mentre la Roma ruminava producendo soltanto un'occasione importante con Dzeko, ancora allergico al gol come contro la Juve, Lasagna diventava suo malgrado protagonista prima impegnando Mirante con un tiro da fuori e poi smarrendosi davanti alla porta romanista con il risultato di favorire il recupero miracoloso di Ibanez, aiutato da Mancini che toglieva dalla parta vuota un pallone lavorato da Pereyra. 

    Dopo l'intervallo la Roma ha accelerato trovando il gol con un pregevole destro di Pedro, che altrimenti non sarebbe passato alla storia. Ma, contrariamente a quello che ci si poteva attendere, la banda Fonseca si rintanava nel fortino, trasformando l'Udinese in una controfigura del Real Madrid. Mirante rischiava di perdere la trebisonda. Lasagna si trovava tra i piedi un'altra palla d'oro ma non riusciva a cogliere l'attimo così come Okaka, che avrebbe pagato di tasca sua per segnare un gol alla squadra nella quale è cresciuto. 

    L'ingresso di Forestieri contribuiva ad allargare il campo per l'offfensiva che si trasformava in un assalto, mentre la Roma ansimava verso il traguardo soffrendo soprattutto dalla parte di Santon. Che, per una perfida associazione di idee, mi ha fatto pensare al meraviglioso gol segnato da Florenzi con la maglia del Paris Saint-Germain. Ma il fortino resisteva. Senza gloria, ma resisteva. 

    :(actionzone)

    IL TABELLINO:
    Udinese-Roma 0-1 (primo tempo 0-0) 
    Marcatori: 11’ s.t. Pedro. 
    Udinese (3-5-2): Musso; Becao (41’ s.t. Coulibaly), De Maio, Samir; Ter Avest (17’ s.t. Molina), De Paul, Arslan (17’ s.t. Forestieri), Pereyra (41’ s.t. Nestorovski), Ouwejan; Okaka, Lasagna. All. Gotti. 
    Roma (4-2-3-1): Mirante; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Santon, Pellegrini (38’ s.t. Cristante), Veretout, Spinazzola; Pedro (39’ s.t. Kluivert), Mkhitaryan (26’ s.t. Perez); Dzeko (45+4’ Villar). All. Fonseca. 
    Arbitro: Abisso di Palermo.  
    Ammoniti: 34’ s.t. Okaka (U). 

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