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  • Juve scudetto - L'anno di Agnelli: da Ronaldo a Marotta e il bond, Andrea non ha paura di cambiare per crescere

    Juve scudetto - L'anno di Agnelli: da Ronaldo a Marotta e il bond, Andrea non ha paura di cambiare per crescere

    • Nicola Balice
    Andrea Agnelli. Giusto per fare nome e cognome di chi ha il merito principale di questa Juve epocale. Perché, se ci fossero colpe da distribuire, alla fine sarebbero quasi tutte sue, anche dopo l'eliminazione in Champions ci ha messo la faccia. In una stagione che ha visto il presidente bianconero rischiare tanto, tutto. Ricucendo i rapporti con Jorge Mendes per arrivare a Cristiano Ronaldo: investimento senza precedenti per arrivare al campione più forte del mondo (in coabitazione con Leo Messi), ma quando doveva compiere ormai 34 anni. Cambiando senza paura anche assetto societario a stagione in corso: via Beppe Marotta, mica uno qualunque, più oneri e onori a Fabio Paratici (soprattutto) e Pavel Nedved. Otto scudetti di fila, una serie mai vista, iniziata quando nessuno poteva minimamente immaginarla. Avendo il sangue freddo di non cambiare nulla dopo il crollo di Madrid, scegliendo di fare un passo indietro anche con Max Allegri quando il piano Zidane per il futuro è saltato sotto l'offerta milionaria di Florentino Perez, anche se la partita col tecnico ora è ancora aperta. Aprendo le porte di nuovi scenari, come quello del bond, pur di continuare a crescere, calcolando rischi e affrontandoli senza più alcun timore: sentendosi grande per diventare ancora più grande.

    LA SUA JUVE - La Juve di Agnelli è nata dal niente e ha scritto la storia, anzi sta scrivendo la storia: questa era bianconera non sembra potersi chiudere tanto facilmente, i dieci scudetti a partire da ora di cui Agnelli ha parlato negli scorsi mesi sembrano tutto fuorché fantascienza. Certo, rimane ancora la Champions per completare un'opera già incredibile, Allegri, Ronaldo e tutti gli altri ci dovranno lavorare ancora. Questa Juve però può tutto, è partita dal niente, questa Juve è a immagine e somiglianza del suo numero uno: Andrea Agnelli.

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