Calciomercato.com

  • JUVE CAMPIONE: lo scudetto di Allegri
JUVE CAMPIONE: lo scudetto di Allegri

JUVE CAMPIONE: lo scudetto di Allegri

  • Cesare Prandelli
Fiorentina-Juventus è stata una bellissima partita, probabilmente la migliore prestazione stagionale dei viola, una prova che deve accrescere il rammarico per una seconda parte di stagione al di sotto delle aspettative. Aveva ragione evidentemente Sousa a gennaio quando richiedeva un paio di innesti di qualità per completare la rosa e avere delle alternative per un gioco che è stato per lunghi tratti estremamente spettacolare ma molto dispendioso. I tifosi sono convinti che oggi la Fiorentina si sia consolidata come realtà e per questo si aspettano dalla proprietà degli sforzi come avvenuto a Napoli per competere per lo scudetto.

JUVE FORMATO EUROPEO - La Juventus ha fatto qualcosa di grandioso apprestandosi a vincere il suo quinto scudetto consecutivo, un'impresa che la consacra questo gruppo tra le migliori squadre di sempre nella storia del calcio italiano. Affinchè questo diventi leggenda c'è bisogno di una serie di grandi successi anche in campo europeo, ma questa società ha tutto per diventare la migliore in assoluto. Oggi ha assolutamente i mezzi per confrontarsi alla pari con le grandi straniere come Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid e le altre; questo è reso possibile dall'avere alle spalle una dirigenza competente, capace di prendere decisioni condivise, forti, magari impopolari come avvenne con Del Piero, ma spesso giuste.

ALLEGRI E BUFFON - In una stagione così entusiasmante, Allegri e Buffon sono i due volti più importanti della cavalcata bianconera. Il primo ha dimostrato di essere un grande allenatore, ha gestito in maniera superba il momento di crisi iniziale, ha ricostruito da capo la squadra e l'ha plasmata a sua immagine e somiglianza. Dove sono tutti quelli che a ottobre lo criticavano aspramente arrivando a pronosticarne l'esonero? Non penseranno mica di fare i voltagabbana e far finta di nulla? E poi c'è uno straordinario Gigi Buffon, che oltre a quello fa in campo è stato l'uomo della svolta dopo il Sassuolo, quando affrontò di petto la situazione, mise in pubblico la squadra di fronte alle proprie responsabilità. Capiva di far parte di un gruppo di enormi potenzialità e non poteva sopportare il fatto di dover coltivare magari un rimpianto qualche mese dopo per quello che sarebbe potuto essere. Un fenomeno.

VOGLIO LA MOVIOLA IN CAMPO - Gli episodi arbitrali di Fiorentina-Juventus hanno ovviamente riportato alla ribalta il tema dell'uso della tecnologia nel calcio. Da tempi non sospetti sono un fautore della moviola per migliorare la qualità del gioco; è il mezzo più democratico che esista e sarebbe interessante se nella sua gestione fossa coinvolta anche la gente, non solo la squadra arbitrale. Faccio un esempio: episodio dubbio in area, è rigore o no? Bene, le immagini siano proiettate anche in un maxischermo in modo che tutto lo stadio possa vedere cosa sia successo e in un minuto si creerebbe una suspance, un'attesa che renderebbe il tutto molto più elettrizzante ed emozionante.

MILAN, LARGO AGLI STRANIERI - Se la Juve si appresta a certificare ulteriormente il proprio predominio in Serie A, che fine hanno le altre, milanesi in testa, e in cosa hanno sbagliato in questi ultimi anni? Io ritengo che dietro alle grandi vittorie ci siano società unite e compatte. Il Milan di Berlusconi è caratterizzato da Galliani, dalla sua capacità di fare quadrato sempre e comunque con l'allenatore, oggi invece ci sono troppe correnti di pensiero e poca chiarezza. Lo stesso per l'Inter di Moratti, dove magari Mancini e Mourinho svolgevano anche compiti da manager, da dirigenti aggiunti, ma c'era pur sempre un presidente molto vicino e presente alle vicende della squadra. L'ingresso di capitali stranieri è inevitabile, è provvidenziale per aiutare il calcio italiano a risalire; in epoca recente abbiamo completamente dimenticato come costruire a partire dai settori giovanili, dunque ben vengano nuove risorse economiche che ci consentano di colmare il gap con le società straniere.

Chiudo con un piccolo pronostico sulle semifinali di Champions League: vedo Real Madrid e Atletico favorite rispettivamente su Manchester City e Bayern Monaco. Il Real ha grande spirito di rivalsa e ha trovato in Zidane un tecnico che, in attesa di completare la sua crescita tattica, è stato un ottimi gestore del gruppo. Simeone ha invece infuso personalità alla sua squadra, probabilmente il suo Atletico è la squadra con un concetto di gioco di squadra meglio espresso.

Altre Notizie