Mantovani: 'Samp, segui alla lettera il tuo maestro Giampaolo: l'Europa è possibile'
"Ma ditemi voi - prosegue l'ex presidente - come si può non elogiare Giampaolo? La squadra denota continui miglioramenti, se Sala e Murru sono diventati certezze, dietro ci dev’essere il lavoro di qualcuno, perchè non possono esplodere per caso e le coincidenze di solito non appartengono al calcio. Quando dico Giampaolo tutta la vita, è perchè penso agli esterni, ai centrali, alla rinascita di Ramirez, ad Ekdal che contro la Juve ha disputato un partitone e non ha fatto rimpiangere un fenomeno come Torreira. E’ uno che insegna, c’è poco da dire. Continuo a definirlo valore aggiunto, non so sia giusto fermarsi qui o andare oltre...”
L''obiettivo adesso può essere la Coppa Italia. Con un occhio comunque al campionato: "Come noto io sono stracoppetero, più di Boskov. Però stavolta devo fare un distinguo: nella passata stagione un po’ mi arrabbiai per come avevamo giocato a Roma, perchè in campionato non avevamo molto da dire, si poteva puntare di più sulla Coppa. Ora è diverso, perchè le altre, a parte tre, non corrono, e noi abbiamo una squadra forte, il pareggio mancato con la Juve, la più forte al mondo, lo ha dimostrato. Sento: abbiamo fatto 29 punti nell’andata, due in meno dell’anno scorso. Vi paiono pochi? Di fatto abbiamo ripetuto il cammino, ora bisogna evitare di rifare il girone di ritorno della passata stagione. Continuerò a parlare di miracolo, a definire l’Europa un’impresa, ma mai come stavolta bisogna crederci".
No, però, alle seconde linee in Coppa. La spiegazione di Mantovani si articola in due fasi: "La prima: la formula è cambiata, si può giocare la gara secca in casa, vale per il Milan e magari anche per i quarti di finale, e in più l’ottavo è a otto giorni dal campionato, non c’è l’esigenza di risparmiare energie. Ma c’è un secondo aspetto ancora più gratificante: Giampaolo dispone di 20 giocatori all’altezza, li fa ruotare e nessuno se ne accorge, Ferrari è l’ultimo esempio. Io non ho paura ad espormi: io sogno... Battere il Milan? Traguardo intermedio, ma di prestigio. E il modo migliore per riscattarsi della beffa di Torino, dove avremmo strameritato un fantastico pareggio. La partita contro la Juve ci ha regalato la sensazione di una squadra forte, quadrata, organizzata, in grado davvero di giocarsela con tutti. Ha dimostrato convinzione ed è da quella qualità che nel nuovo anno deve ripartire. Seguendo alla lettera le istruzioni di maestro Giampaolo"