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  • E’ sempre Lavezzi la chiave per Novara

    E’ sempre Lavezzi la chiave per Novara

    Euforia Champions con Mazzarri secondo miglior marcatore su Nilmar. Vittoria di cuore e di coraggio a Vila-Real. Il sinistro indimenticabile di Inler (ben tornato Gokhan), il piedino di Hamsik. Città in festa. E ora si sogna ad occhi aperti. Arsenal o Apoel negli ottavi, se san Gennaro darà una mano venerdì prossimo nel corteggio a Nyon. Si può fare. Poi nei quarti contro l’Inter (san Gennaro non dice mai di no). L’appetito vien mangiando. Dal girone della morte agli ottavi in paradiso.

    Il Napoli stella d’Europa aiuta il calcio italiano a star su nei ranking, mentre naufraga tutta Manchester. Volo azzurro in Spagna (rivincita sull’anno scorso) e ora atterraggio duro sul sintetico di Novara. Con la Champions se ne riparlerà in febbraio-marzo, il campionato chiama alla rincorsa. C’è un terzo posto lontano sette punti. E’ il vuoto da colmare. De Laurentiis ha ordinato un filotto di quattro partite, 12 punti. Incamerati quelli col Lecce, bisogna insistere. Novara fuori, poi Roma e Genoa al San Paolo prima di Natale.

    Pare che Mazzarri escluda qualsiasi il turn-over per la partita in Piemonte. Forse a riposo Inler (febbricitante) e rientra Dossena. Dalla “cintola in su” sarà il Napoli degli assi con l’inserimento di Pandev.

    Se l’adrenalina non è andata tutta giù a Vila-Real, il Napoli può ancora cantare. Tra campionato e Champions è in serie positiva da sei partite (tre vittorie).

    Il Novara è terzultimo, ha bisogno di punti. Una sola vittoria nelle ultime dieci partite perdendo 10 punti sul suo campo. Non farà sconti. La palla corre veloce sull’erba sintetica del “Silvio Piola” e la squadra di Attilio Tesser (in maglia azzurra alla fine degli anni 70, terzino di buon talento) corre ancora di più. Ha ottenuto tre rigori, vuol dire che sa muoversi nelle aree avversarie. Difesa a 4, tre centrocampisti, un rifinitore dietro le due punte. Proprio il rifinitore, Rigoni, è l’uomo di maggiori qualità, tiratore a sorpresa (5 gol).

    Il Napoli non vince in trasferta da tre turni (3-0 all’Inter). Deve rialzare la testa. L’Udinese gioca in casa (Chievo) e minaccia di consolidare il vantaggio del terzo posto. La Lazio gioca a Lecce. L’impressione che il compito più difficile tocchi agli azzurri, ma tutto dipenderà dalle energie recuperate dopo Vila-Real.

    Lavezzi è nel suo momento migliore e sarà il guastatore principe nella metà campo novarese. Se dà subito la palla, mentre lì davanti si propongono velocemente, e Maggio e Dossena martellano sulle fasce, il Napoli può fare saltare la difesa del Novara (ultima in campionato, quasi due gol a partita). Dalla Spagna torna un Napoli più maturo, capace di reggere i momenti difficili, un gruppo compatto, attento. Non sarà mai più come contro Chievo. Il bottino pieno a Novara non è un sogno e il filotto ordinato da De Laurentiis si può fare. Mazzarri dice che questo è un Napoli magico. Più che magico, stratosferico (come aveva già detto). Però le squadre più in alto devono perdere punti per favorire il reinserimento degli azzurri nelle prime posizioni.

    Il duello per il terzo posto più prevedibile è con l’Udinese (5 vittorie nelle ultime sette partite). La Lazio è più vicina, due punti sopra. Insomma, comincia la scalata. Ora c’è solo il campionato da domare, pensiero unico, impegno massimo. Si giocherà di sera anche domenica. Con buone notizie si spera. Alè, Napoli.

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