Ha ragione Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli: la Juventus di Antonio Conte, per rendere e per vincere, deve correre a 350 all'ora. Correndo e pressando, la Juve 2011-12 ha raccolto i suoi risultati migliori, invece quando agonismo e dinamismo sono venuti meno, sono arrivati i passi falsi (leggasi gran parte dei 14 pareggi raccolti in campionato).

Anche a Torino lo sanno, e per primo ne è consapevole proprio Conte. Con il (probabilissimo) ritorno in Champions League, aumenteranno gli impegni, la fatica e il rischio infortuni. La Juve, quindi, non potrà correre sempre a tutto gas: dovrà imparare a gestire meglio le partite e dovrà essere brava a segnare anche a ritmi più blandi rispetto a quelli, forsennati, ai quali ci abituato in questa stagione.

Ed è in questa direzione che si sta orientando il mercato bianconero: rosa più ampia, un regista alternativo ad Andrea Pirlo, che sappia aiutare (o sostituire, in alcuni match) l'ex rossonero in cabina di regia, e un bomber dal sangue non freddo, ma freddissimo, uno che sappia concretizzare al meglio la mole di lavoro prodotta dalla squadra, compito che nessun attccante della rosa attuale si è dimostrato in grado di fare (se si eccettua Matri, ma a corrente alternata).

Rosa più ampia significa soprattutto aggiungere un paio di jolly: altri due o tre giocatori poliventi, di quelli che tanto piacciono a Conte e che tanto sono congeniali al gioco bianconero (come Vidal, come Giaccherini, come Estigarribia, come Caceres). A centrocampo, a dare una mano a Pirlo, potrebbe essere un giovane destinato poi a prenderne il posto in futuro: si parla, in questo caso, di Marco Verratti, centrocampista del Pescara. In attacco, invece, il problema non è la scelta, ma il budget. I nomi li sappiamo (Benzema e Higuain su tutti), il problema sono i soldi per acquistarli...