Contro Cassano tra mille pensieri. C'erano davvero tutti gli ingredienti perché il Bari vivesse una serata magica: l'atmosfera di San Siro, la suggestione di un ottavo di finale di Coppa Italia e soprattutto l'esordio dal primo minuto nel Milan di Fantantonio contro la squadra della sua città. Ma i biancorossi non sono nelle condizioni di godersi lo spettacolo. Troppo pesante è il macigno dell'ultimo posto in classifica. Peccato, però, che in un simile contesto l'incrocio Bari- Cassano perda un po' del suo romanticismo. In fondo, fino a poco tempo fa nessuno aveva la certezza che il 28enne fantasista avrebbe incrociato nuovamente i galletti. Il litigio con Garrone e la conseguente emarginazione dalla Sampdoria avevano, infatti, messo in serio pericolo il proseguimento della carriera del fuoriclasse barese. A salvarlo è arrivata la chiamata del Milan. E quasi sembra un segno del destino che stasera Allegri gli consegni per la prima volta una maglia da titolare. Quasi per compensare la delusione dello scorso cinque dicembre, quando Cassano non poté affrontare il Bari di scena nella Marassi blucerchiata. E se almeno per quest'anno Fantantonio non riuscirà a godersi il ritorno in patria visto che il Milan ha giocato al San Nicola all'andata, almeno proverà ad infliggere al Bari la prima sconfitta.

Negli unici due precedenti da avversario, disputati entrambi la scorsa stagione con la maglia della Sampdoria, l'attaccante ha rimediato un pari ed una sconfitta nella quale siglò il provvisorio vantaggio blucerchiato, poi ribaltato da Meggiorini e Barreto. Bei tempi, quelli. Ora, invece, in casa biancorossa vanno in scena le consuete litanie: un'emergenza ormai costante costringerà Ventura, a sua volta debilitato da una ricaduta influenzale, ad una formazione infarcita di seconde linee e priva di elementi importanti come Barreto, Ghezzal, Salvatore Masiello, Rivas, Almiron (che ieri ha subito una botta in allenamento) e persino gli ultimi arrivati Okaka e Rudolf. Una situazione che spinge Ventura ad ingenti richieste sul mercato. 'Se arrivassero - afferma il trainer ligure - sette o otto rinforzi sarei la persona più felice del mondo. Quali ruoli abbisognano di correttivi? Tutti: la società conosce le esigenze'.

(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)