Ecco il festival di Funino, la rivoluzione del calcio giovanile
Tecnicamente, è il gioco 3 contro 3 a 4 porte ideato da Horst Wein il guru mondiale del calcio giovanile e ispiratore della Cantera del Barcellona. Il Festival internazionale di FUNino sarà un evento mai visto in Italia e in Europa. Che con il suo carico di innovazione - tecnica, psicologica, ambientale – cercherà di svecchiare e scioccare positivamente il calcio tricolore. I riflettori si accenderanno sabato 20 settembre, a Monza, presso il campo de La Dominante, in via Ramazzotti (ore 10/17 ingresso gratuito). Per un torneo che vuole rompere gli schemi antiquati, l'ammuffita routine del calcio giovanile italiano, per rappresentare una svolta, una piccola rivoluzione. Contro il campionismo, la fretta, lo stress, gli allenatori diseducativi e i genitori ossessivi. A favore di un calcio a misura di bambino, che sviluppi la loro intelligenza, al grido di... Restituiamo ai piccoli il loro gioco!
I primi riscontri all’idea sono arrivati nei giorni scorsi con visite al sito internet ufficiale www.festivalfunino.it, da 30 Paesi del mondo di 4 Continenti. I protagonisti saranno… i bambini! Ci saranno 16 squadre di Pulcini 2004: professionisti e dilettanti insieme, maschi e femmine, da 7 Paesi d'Europa. Con academy top come Inter, Monza, Albinoleffe, Hoffenheim, St Pauli. Scuole calcistiche in ascesa come Finlandia e Irlanda e poi una squadra spagnola, una polacca ecc... Un campo sintetico a 11, diviso in 8 campi di FUNino: uno spettacolo assicurato. Ci sarà da divertirsi e, davvero, da imparare tanto! Il torneo sarà oggetto di un vero e proprio studio di specialisti (i professionisti di Calcioscouting) sull'impatto psicologico che avrà il nuovo format su bambini, sui formatori, sui genitori.
Il Festival sarà un appuntamento innovativo perché non sarà soltanto semplice gioco e puro divertimento, ma il calcio verrà restituito realmente ai bambini senza stress! Chi vincerà la partità non segnerà punti sul tabellone, ma uno smile… una faccina sorridente! In più, saranno tutti vincitori ma riceverà una menzione speciale il gruppo di ragazzi che mostrerà il gioco più attrattivo e coinvolgente. Il “The beautiful game” sarà il vero e solo premio in palio! Inoltre, per stimolare i ragazzi ad aumentare le loro capacità tecniche e intellettive, verrà proposto un menu con alcune varianti al gioco base.
Il FUNino è divertimento, ed allora il Festival sarà anche l’occasione per andare oltre le barriere. Quali? Innanzitutto quelle geografiche! Nella fase conclusiva della manifestazione, definita “No Racism”, giocheranno insieme bambini e bambine di squadre dilettantistiche e professionistiche, di lingue e tradizioni culturali diverse. In spirito di amicizia, aggregazione e condivisione. Si sa: il pallone è in grado di unire tutto e tutti! L’unica barriera sarà quella… fra bambini e formatori (basta chiamarli istruttori!). I ragazzi in campo giocheranno in modo autonomo, senza poter ricevere istruzioni dall’esterno: le soluzioni per migliorare dovranno cercarle accedendo alle proprie risorse e potenzialità intellettive e attraverso il dialogo fra compagni. Stop con paroloni dagli spalti e indicazioni tattiche dalle panchine: restituiamo il calcio ai bambini! Idem per i genitori: saranno i benvenuti a bordo del campo, ma non potranno dare indicazioni ai loro figli. Concesso solo l’applauso… per entrambe le squadre, ovviamente! E anche agli errori, che sono solo una tappa lungo il percorso dell'apprendimento.