Calciomercato.com

  • Ecco Timmermas, il ministro olandese che tifa Roma
Ecco Timmermas, il ministro olandese che tifa Roma

Ecco Timmermas, il ministro olandese che tifa Roma

Il quotidiano Il Romanista ha intervistato Frans Timmermas, ministro degli Esteri olandese che sabato scorso, presente a Roma per il congresso del Partito Socialista Europeo, da tifoso giallorosso (avendo vissuto nella Capitale negli anni Settanta) in serata ha assistito al match contro l'Inter allo stadio Olimpico. 'Ora vedo una squadra che non gioca solo per giocare bene, ma gioca sempre per vincere - le sue parole -. Quest'anno ho visto delle partite che normalmente la Roma non avrebbe vinto, mentre adesso le vince, e queste sono le cose che fanno la differenza. Che ti permettono di vincere un campionato o meno. Anche quando la squadra gioca male, gioca sempre per vincere. Potrei dire che l'andazzo è cambiato perché c'è Strootman... (ride, ndr). Ma non è solo questo, è cambiato l'atteggiamento mentale. Il centrocampo ha un controllo che non ho visto lo scorso anno, non solo per merito di Kevin ma anche di Pjanic, che gioca in una maniera veramente stupenda. Poi ci sono De Rossi, e Nainggolan che ha una forza incredibile, si è inserito alla grande. Ovviamente Strootman mi piace molto, mi ricorda Mark van Bommel, che ha giocato anche in Italia, al Milan. È un tipo di giocatore con forza, con temperamento. Non per niente qui è stato chiamato la lavatrice (sorride, ndr). Garcia fa giocare la Roma come il Manchester City, ha un atteggiamento inglese. In Italia nessuno fa giocare il centrocampo come gioca quello della Roma. La Juventus gioca più avanti, il Napoli più indietro. La Roma ha un equilibrio che mancava. Totti? Il capitano per me non è solo un giocatore di calcio, è una persona che ha un sentimento di responsabilità per la società, è un esempio per due generazioni. Speriamo che giochi ancora per almeno altri cinque anni, anche se è improbabile, perché è un punto di riferimento per i giovani di Roma e non solo. Lui dà un immagine di una società solidale, una società che vorremmo vedere sempre. Aiuta chi ha bisogno, aiuta i giovani, anche attraverso la sua scuola calcio, fa delle cose per Roma. E' importante. Anche il suo comportamento in campo è esemplare per tante persone. Lo incontrai qualche anno fa, c'era ancora la famiglia Sensi: andai a Trigoria e mi furono donati gli scarpini di Francesco e una sua maglia su cui lui mi scrisse una dedica molto, molto carina. Ci tengo molto. La sconfitta in finale di Coppa Italia? Quella partita l'ho vista in tv in diretta... Ha fatto tanto male, non è stata affatto piacevole. Non si poteva e non si doveva perdere'.

'Per me da tifoso vedere la partita senza la Curva Sud è brutto, non riesco ad immaginare una cosa del genere... - ha spiegato Timmermas a proposito delle decisioni del Giudice sportivo -. In Olanda non abbiamo dei cori razzisti ma abbiamo, come in Italia, dei cori che sono legati alle tradizioni delle proprie squadre che in alcuni casi però danno fastidio, cori che comportano degli insulti, ma dato che si tratta di tradizione sono tollerati. Per esempio i tifosi dell’Ajax cantano sempre: Noi siamo tutti ebrei e tutti quelli che non sono ebrei devono stare seduti, tutti quelli che invece lo sono devono alzarsi. Allo stadio ci sono anche mussulmani che cantano siamo tutti ebrei perché è tradizione, non la vivono come un'offesa alla propria religione. Non ci sono sanzioni. Come in Italia, anche in Olanda ci sono rivalità territoriali. Per esempio io sono di Roda, una cittadina del Sud, e al Nord dicono che siamo tedeschi perché siamo vicini al confine con la Germania. Ogni volta che ci incontriamo i tifosi del Nord ci cantano: Erano dalla parte sbagliata della guerra, erano fascisti e così via. Cosa, tra l'altro, non vera... Poi, certo, anche da noi sono successi episodi gravissimi, tremendi. Come quando i tifosi del Feyenoord - che ora non lo fanno più - facevano il suono del gas per evocare le camere a gas dei nazisti durante l'olocausto. Una cosa terribile, scioccante, gravissima. Ora fortunatamente, dopo una pesante sanzione, non lo fanno più. In Olanda c'è la possibilità di punire il pubblico ma per razzismo (come richiede anche la Uefa, ndr), non per discriminazione territoriale. C'è però anche la possibilità di sanzionare il pubblico quando viene insultato l'arbitro. Il direttore di gara può decidere di sospendere la partita quando questo avviene. Per quanto riguarda il caso della Roma, sarebbe stato più giusto punire i singoli responsabili piuttosto che tutto il settore. La tecnologia potrebbe aiutare in questo... Se io sono in un settore e a 100 metri da me ci sono delle persone che cantano un coro sbagliato, io cosa posso fare? Che colpa ho? Comunque, non conosco abbastanza la situazione in Italia per poter giudicare. In ogni caso, io credo che chi di competenza dovrebbe discutere la norma, mentre i tifosi la devono rispettare in attesa che venga cambiata. La Tessera del tifoso? Sì, l'abbiamo anche noi e ne abbiamo bisogno per evitare che le persone che sono state espulse (i nostri daspati, ndr) possano tornare allo stadio con altri biglietti, e devo dire che da noi funziona abbastanza bene'.

Altre Notizie