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  • Effetto coronavirus sulla Juve: potenziali 12,3 milioni in meno dallo Stadium

    Effetto coronavirus sulla Juve: potenziali 12,3 milioni in meno dallo Stadium

    • Nicola Balice
    Pressioni presunte o reali, per rinvii, porte aperte o chiuse. Nel calcio italiano ai tempi del coronavirus si sono persi tanti giorni e spese forse troppe parole, fino ad arrivare a una conclusione come quella delle scorse ore. Regole rigide, come giusto che sia. E calendario stravolto, come inevitabile. Le norme di sicurezza imposte in ultima istanza hanno in ogni caso anche un effetto economico importante, più o meno pesante, che vede la Juve per distacco in cima alla lista dei club penalizzati a livello di soldi. Tanti, tantissimi. “La salute prima di tutto”, questa l'unica posizione sempre presa ufficialmente dal club bianconero. Per bocca del presidente Andrea Agnelli come di tutti gli altri dirigenti, ultimo in ordine cronologico Claudio Albanese, responsabile della comunicazione che prima della conferenza di Maurizio Sarri pre Juve-Milan aveva dichiarato: “La Juventus rispetta qualsiasi decisione presa dalle autorità. La salute pubblica è un interesse primario di tutti”. 

    CONTI IN TASCA - Aspettando la riprogrammazione della Coppa Italia, da qui al 3 aprile la Juve dovrà disputare a porte chiuse in casa tre partite, comprese quelle di cartello contro Inter e Lione prima di quella con il Lecce. E del potenziale mancato incasso di tutte le squadre italiane (28,635 milioni, dati elaborati da calcioefinanza.it), ben il 43% sarebbe proprio della Juve con un potenziale mancato incasso di 12,302 milioni di euro: aspettando ovviamente di capire eventuali modalità e termini di rimborso per la quota abbonati, ancora da definire e in valutazione nella sede bianconera. 

    E IN BORSA... - Una botta fortissima, imprevista e imprevedibile, per le casse della Juve. Che a sua volta sta anche condizionando il titolo in borsa, nelle ultime due settimane ormai in caduta libera. Anche oggi ha registrato un segno meno (-4,16%), chiudendo la settimana a quota 0,8118 euro, confermando un mese nero (-29,01%) in un anno totalmente negativo (-38.7% negli ultimi sei mesi, -28.86% negli ultimi dodici mesi). L'effetto Ronaldo insomma è completamente svanito in Piazza Affari, il titolo è uscito anche dall'indice Ftse-Mib (il paniere dei 40 titoli più solidi), pagando al contrario l'effetto coronavirus proprio nelle due settimane successive alla chiusura del bilancio legato al primo semestre (perdita da 50,3 milioni, prima che avesse effetto l'aumento di capitale). 
     

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