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  • Ekdal: 'Alla Samp sono contenti di me, all'Amburgo infortunato per colpa del club'

    Ekdal: 'Alla Samp sono contenti di me, all'Amburgo infortunato per colpa del club'

    • Lorenzo Montaldo
    In pochi si immaginavano un simile impatto da parte di Albin Ekdal nella Sampdoria. Eppure il centrocampista, arrivato dovendo prendere in mano la pesante eredità di Torreira, sino a questo punto della stagione è stato uno dei più positivi tra le fila dei blucerchiati. Merito anche del nuovo compito nel cuore della manovra doriana, cucito su misura per lui dal tecnico Giampaolo: "Il mio è un ruolo di collegamento fra la difesa, gli altri centrocampisti e l’attacco, quindi mi trovo in mezzo a tutte le fasi di gioco. Devi sempre essere attivo, parlare, hai la possibilità di vedere bene quello che succede sul campo" ha spiegato a Dagens Nyether lo svedese. "È necessario essere un leader per interpretare questo ruolo: non ti puoi nascondere. Giampaolo è un allenatore molto bravo. È concentrato sui dettagli tattici, ha un’idea di gioco molto chiara. Passaggi corti, palla a terra, come piace a me. Forse è per questo che mi sono inserito così bene nel suo sistema di gioco. Fino ad oggi sono contenti di me, però devo continuare così e non mollare mai". 

    Ekdal ha poi lanciato anche un chiaro attacco all'Amburgo, il club dove giocava sino alla scorsa stagione reo, secondo il giocatore ex Cagliari, di averlo gestito male: "Sono un professionista, mi sono reso conto che i miei infortuni erano dovuti a una cattiva gestione del mio fisico da parte del club. Ho sempre saputo di essere in grado di giocare tutte le partite, se le cose vengono fatte nella maniera giusta. Ora l’ho dimostrato, ma io non avevo dubbi. Quando sono arrivato in Italia non vedevo l’ora di giocare con continuità e senza le preoccupazioni che avevo in Germania".

    Ekdal è rimasto particolarmente colpito anche dalla tragedia del ponte Morandi: "Non è una cosa che ti puoi aspettare nella città in cui vivi. È stata dura, soprattutto per alcuni miei compagni che conoscevano chi era sul ponte. Noi della Samp abbiamo provato ad aiutare come potevamo, le persone hanno la capacità di alzarsi dalle avversità più orrende. Passo dopo passo la città è tornata alla normalità. La vita deve continuare. Però a tutti coloro che hanno perso la vita - conclude - ci penso sempre".

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