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  • Eleganza e personalità: ecco Lucas Veríssimo, il nuovo obiettivo del Torino

    Eleganza e personalità: ecco Lucas Veríssimo, il nuovo obiettivo del Torino

    • Andrea Bracco
    Oltre ad essere stato uno stimato scrittore e drammaturgo, Nelson Rodrigues amava visceralmente il Santos. Negli anni '70 raramente si perdeva una partita del Peixe, e più volte raccontò ai giornalisti dell'epoca quanto fosse difficile, per uno come lui, criticare i calciatori che provenivano dal vivaio. D'altronde il mito dei Meninos da Vila ha radici lontane: se la generazione dorata degli anni ottanta ha un po' deluso , quella successiva ha avuto in Neymar la figura del grande trascinatore. Da Vila Belmiro fino alla Copa Libertadores del 2011: un traguardo storico per il Santos, che non alzava il trofeo dai tempi di Pelé.
     
    Dopo gli ultimi anni anonimi, il vivaio santísta ha ricominciato a produrre talenti a raffica. Lucas Veríssimo da Silva ha scalato in fretta le tappe della sua ascesa nel calcio professionistico, tanto che alla soglia dei 23 anni ha già messo insieme quasi un centinaio di presenze con la prima squadra. Meno sponsorizzato rispetto ad alcuni suoi coetanei, Veríssimo non si porta dietro la fama di predestinato, né - avendo solo parzialmente vissuto l'aria del vivaio - l'hype di chi viaggia con l'etichetta di menino da Vila appiccicata sulla schiena,.
     
    Cresciuto a Jundiaí, Veríssimo ha iniziato la carriera nelle giovanili del José Bonifacio, dove scopre di avere un grande feeling con il gol. Con lo Zebão agisce da punta e segna tanto, e quando non è al campo si unisce a un gruppo di amici che giocano per le strade del paese, dove sviluppa e perfeziona un'ottima tecnica di base. Quando però mamma Lily deve spostarsi per lavoro a Guaimbê, dove non ci sono squadre disponibili a farlo giocare, Lucas si offre a un agente che gli procura un provino al Linense. L'occasione di una vita arriva in un torneo under 17, nel quale Veríssimo vince il premio come miglior giocatore, guadagnandosi il primo contratto da professionista. Da qui al salto nel Santos la strada è breve, così come breve è il tempo trascorso tra il suo passaggio dall'under 20, dove nel frattempo si è trasformato in difensore centrale, alla prima squadra.
     
    Un percorso a tratti complicato, come ha raccontato lui stesso in una recente intervista rilasciata a ESPN: "Non ero abituato a giocarmi una maglia contro tutta questa concorrenza: arrivavo dalla provincia e davanti avevo gente che conosceva l'ambiente e aveva l'appoggio dei tifosi". Per fortuna  in squadra ci sono Cleber Reis e David Braz; il primo prende Veríssimo sotto la propria ala protettrice facendogli da fratello maggiore, mentre l'esperto veterano diventa l'esempio da seguire dal punto di vista tecnico e mentale. Il rapporto con Braz si intensifica quando Lucas diventa titolare, ed è talmente forte che lo stesso Veríssimo – dopo una sconfitta – si presenta davanti alle telecamere per difendere il compagno di reparto: "So che c'è un piccolo gruppo di tifosi che a ogni partita non perde tempo per offendere il nostro capitano, ma il Santos ha più bisogno di Braz che di loro".
     
    Duro ma incisivo. Come in campo, dove si muove con eleganza e ha sviluppato alcune qualità da difensore che lo hanno fatto entrare nei radar europei. Se a gennaio il club ha dovuto rifiutare un'offerta da 7,5 milioni proveniente dalla Russia, il momento giusto per il salto di Veríssimo sembra finalmente arrivato: il Torino vuole il centrale brasiliano ed è disposto anche a superare le difficoltà di un accordo che vede il suo cartellino diviso tra Santos (80%) e un fondo di investimento, che ne detiene il restante 20%.
     

    Veríssimo può disimpegnarsi indifferentemente in una difesa a tre o a quattro, gioca bene in fase di impostazione e possiede discrete doti aeree. Oltre a questo, al Peixe è considerato una sorta di amuleto: con lui in campo, la squadra ha fatto registrare la più bassa percentuale di sconfitte dai tempi di Neymar. Un fenomeno, col quale oggi Lucas condivide l'amore dei suoi tifosi.
     

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