Meglio tardi che mai. Il Milan che vince a Novara, cancellando il brutto ko nel derby contro l'Inter, ha diversi motivi per sorridere, tra questi c'è senza dubbio la buona prova di Urby Emanuelson nel ruolo di esterno sinistro. Allegri, per la seconda partita consecutiva, l'ha fatto partire nell'undici titolare nel ruolo di trequartista, per poi arretrarlo in difesa, a sinistra, dove il Milan, negli ultimi anni, non riesce a trovare continuità. Una scelta saggia, arrivata però con qualche mese di ritardo.

Quando il Milan dodici mesi fa ha scelto Emanuelson, acquistando dall'Ajax, cercava un terzino sinistro. Lo ha confermato Galliani ieri nel post partita: "Noi lo abbiamo preso come terzino sinistro e penso lo possa fare tranquillamente. Io sono dell’idea che i calciatori possano fare diverse fasi e lui è molto duttile anche perchè in Olanda ha fatto molte partite in quel ruolo". L'olandese, però, in questo anno, è stato schierato quasi esclusivamente a centrocampo, da interno o da rifinitore dietro le punte, nonostante la sua lunga esperienza da esterno sinistro basso, con la maglia dei Lancieri e della nazionale olandese.

"Non ha il fisico per fare il terzino" si è detto di lui dalle parti di Milanello, ma basta fare un giro per l'Europa per capire che un corpo da corazziere non è sempre necessario. Lahm, difensore del Bayern, è alto 171 cm, Evra, capitano del Manchester United, 173. La stessa altezza di Marcelo, goiello del Real Madrid, tre centrimentri in più di Jordi Alba, esterno sinistro del Valencia che piace ai grandi club, tra cui il Barcellona. Emanuelson gradisce il ruolo e ha dimostrato di saperci fare, ora tocca ad Allegri dargli continuità.