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  • Emozioni e telecamere:|Il Mourinho della regia

    Emozioni e telecamere:|Il Mourinho della regia

     Angelo Carosi e il Mourinho di Sky. Di professione fa il regista televisivo, l'uomo dei posticipi, delle partite più importanti. Il suo stadio è il camion regia parcheggiato nei piazzali degli stadi italiani, il suo campo sono i 20 monitor dove la partita è sezionata minuto per minuto, la sua squadra sono i 15 cameran che non devono perdersi un'azione, un'espressione, un gesto tecnico. Angelo Carosi, come un direttore d'orchestra  sceglie le immagini più belle senza perdere il racconto della gara. In novanta minuti strilla e ordina più di Mou: passa da una camera all'altra in pochi secondi. Sembra quasi che veda "prima" lo svolgimento della partita. Sceglie facce, gesti e repaly per rendere lo spettacolo del calcio sempre più affascinante. "Io devo capire 5 secondi prima cosa succederà in campo, cosa faranno i giocatori, quale camera scegliere, cercare di anticipare azioni e comportamenti. Non è facile, mi aiuta l'esperienza, ma sapeste quante belle cose mi sono perso per questioni di secondi e non ho potuto farle vedere..."


    E come tutti i bravi allenatori anche Carosi prepara la sua partita: in settimana studia le due squadre, i giocatori, i temi della sfida, i possibili protagonisti da seguire: "Cassano sempre: ha una telecamera dedicata che lo riprende per 90', tanto qualcosa ti regala come gesto tecnico, come faccia o comportamento". Poi la domenica, come gli allenatori, doppa riunione tecnica con la sua squadra: una la mattina, una alle  17.30, allo stadio. "Dobbiamo studiare gli ultimi dettagli, come posizionare le telecamere, quali giocatori seguire". In campo schiera 15 camere: 9 per seguire tutte le azioni dalle diverse angolazioni, 6 dedicate ai particolari. "E queste sono quelle che poi faranno la differenza, quelle che ci porteranno in tv le emozioni, la vera anima dei calciatori. I loro gesti istintivi sono uno spettacolo, la vera essenza del calcio: il nostro lavoro è riprenderli. Sono quelli i nostri gol".

    Angelo Carosi e un fuoriclasse della regia televisiva sul calcio: un riferimento anche per Uefa e Fifa che lo chiamano per gli appuntamenti più importanti, dalle finali di Champions League alle finali dei Mondiali. "Belle soddisfazioni, ma io sento più mie le partite del nostro campionato dove veramente posso mettere in campo tutta la mia professionalità: posso scegliere dove posizionare le camere, decido i calciatori da seguire, cerco la chiave del racconto televisivo da proporre ai telespettatori. Avevo studiato bene anche Juventus-Inter, sapevo che sarebbe stata una partita nervosa, poi quell'episodio dopo 18" con quell'errore del guardalinee ha condizionato anche noi. Siamo stati attenti a possibili polemiche e nervosismi, abbiamo scandagliato con le telecamere panchine e tribuna più che i giocatori. Invece è andata tutto bene. Le nuove regole stanno cambiando il nostro lavoro: dobbiamo ancora abituarci agli arbitri dietro la porta, lo ammetto ancora non sono ben inseriti nel nostro racconto, dobbiamo lavorarci di più".

    Come Mourinho anche Angelo Carosi non si accontenta mai e domenica prossima caricherà la sua squadra per catturare e regalare altre emozioni in diretta.


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