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  • Empoli:| La storia del giovane Hysaj
Empoli:| La storia del giovane Hysaj

Empoli:| La storia del giovane Hysaj

  • L.C.

Lo vedi giocare, Elseid Hysaj, e subito ti chiedi come sia possibile. Come faccia, cioè, un ragazzo di 18 anni ad affrontare le prime fatiche tra i grandi, le prime partite in serie B, con la faccia tosta di un mestierante navigato. Ascolti la sua storia ed è come se si accendesse una luce. Già, perché è stata la vita a rendere Hysaj quello che è oggi. Una vita breve, è vero, ma ricca di tanti sentimenti. Dalla speranza alla sofferenza per finire con la gioia. Sì, proprio la gioia. Quella che ha provato nel pomeriggio di ieri quando, al termine dell'allenamento, ha siglato il suo primo contratto da professionista con l'Empoli (dopo quello, al minimo federale, sottoscritto l'anno scorso). Un nuovo accordo, con scadenza 30 giugno 2015, e un ritocco all'ingaggio. Non un punto d'arrivo, certo, ma visto quello che ha alle spalle è un traguardo già molto significativo.

Come per tanti suo 'fratelli' albanesi, infatti, anche la storia di Hysaj inizia con un gommone. Quello del viaggio della speranza. Non ci è salito lui, ma il padre Gzim. Elseid, allora, aveva pochi mesi (è nato il 20 febbraio del 1994) e il papà decise, come tanti, di lasciare Shkoder (città del nord dell'Albania incastonata fra le montagne e un lago, ricca di storia e con quasi 100mila abitanti) per cercare fortuna sull'altra sponda dell'Adriatico. E mentre Elseid cresce con mamma e nonni in Albania, giocando a calcio proprio nello Shkoder, papà Gzim, che nel frattempo ha avuto il permesso di soggiorno, fa l'incontro giusto, quello che può cambiare una vita. Gli capita, infatti, di lavorare alla casa di Marco Piccioli, procuratore sportivo. Fra un muro da buttare giù e un solaio da finire i due parlano anche di Elseid. 'Fallo venire in Italia - dice Piccioli - magari ci scappa un provino'. E il provino arriva. 
 
'Con l'Empoli - rivela Elseid - anche se in un primo momento si era parlato della Fiorentina. Invece mi trovo a Monteboro, a 15 anni, resto un paio di giorni e, evidentemente, piaccio. Così inizio a giocare nei Giovanissimi, poi gli Allievi, la Primavera e ora eccomi qua'. Un ragazzo d'oro, questo Hysaj, legatissimo a una famiglia che ha dovuto lasciare presto. 'Qui in Italia siamo io e mio padre (che spesso, lavoro permettendo, viene ad assistere anche agli allenamenti, ndr), mentre mia madre va e viene dall'Albania. Purtroppo - spiega - i miei nonni sono anziani e lei li assiste a Shkoder. Appena sarà possibile, però, voglio portare tutta la famiglia qui. Mi mancano, mi mancano molto. Sono molto felice per il mio rinnovo perché l'Empoli è la società che mi ha dato questa grande occasione, che mi ha accolto e cresciuto, e sono felice di poter ripagare la fiducia che mi è stata data giocando anche in prima squadra. Vorrei togliermi tante soddisfazioni qui, ma intanto mi godo questo momento finalmente positivo che stiamo attraversando’.
 
(Il Tirreno)

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