Dragowski 7: sul gol di Iago Falque non può praticamente nulla, ma è assolutamente decisivo in due occasioni nella ripresa con il Toro a caccia del pari. 

 

Maietta 7: con fisico ed esperienza, riesce a tenere a bada il capitano del Toro. 

 

(Dal 32’ s.t. Veseli 6: gioca semplice e tiene la posizione). 

 

Silvestre 7: domina sui palloni alti, ha personalità e carisma da vendere.

 

Dell’Orco 7: gara priva di sbavature e perfetta dal punto di vista difensivo. L’ingresso di Iago Falque lo mette un po’ in apprensione, ma è solo un fuoco di paglia.

 

Di Lorenzo 7,5: nascono dai suoi piedi i gol che regalano la vittoria agli azzurri. Prima con un tiro in area deviato raccolto da Brighi praticamente a porta vuota; poi con un gol da attaccante di razza, dribbling secco e sinistro sotto l’incrocio. 

 

Acquah 7: muscoli e grinta in mezzo al campo. Il gol che trova è un po’ fortunoso, ma risulta ancora fondamentale nel negare a Belotti un colpo di testa a botta sicura con un salvataggio sulla linea. 

 

(Dal 19’ s.t. Brighi 7: non fa in tempo ad allacciarsi gli scarpini che butta dentro la palla del nuovo vantaggio. Nel posto giusto al momento giusto.

 

Bennacer 7: ennesima prestazione e di personalità. Fa filtro davanti la difesa e imposta ogni azione offensiva degli azzurri

 

Traore 7: altra prova di sostanza e qualità a tutto campo. L’assenza di Krunic gli consente di giocare un po’ più avanti ed è solo grazie ad un miracolo di Sirigu che il giovane ivoriano non trova la via della rete. 

 

Pajac 7: soffre la spinta di De Silvestri nel primo tempo, nella ripresa prende campo e annulla il rivale di fascia. Serve pure due assist decisivi. 

 

Farias 7: non va a segno ma fa letteralmente il diavolo a quattro. In velocità solo Izzo è in grado di tenerlo, con gli altri la spunta sempre. Nel finale mette Caputo davanti al portiere. 

 

Caputo 7: non la sua miglior partita, ma gioca sempre con generosità e sacrificio. Il gol è un regalo di Farias e se lo merita tutto. 

 

All. Andreazzoli 7,5: un mese la Serie A aveva già fatto il funerale agli azzurri. Tre partite e nove punti dopo la sua squadra è fuori dalla zona salvezza. A livello tattico è il solito Empoli, ma solo più convinto, aggressivo e soprattutto concentrato in difesa. Ora manca solo l’ultimo tassello.