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  • Empolimania: altro giro, altro regalo! La squadra gioca senza cattiveria

    Empolimania: altro giro, altro regalo! La squadra gioca senza cattiveria

    • Carlo Alberto Pazienza
    Era stato il primo segno distintivo evidenziato dal cambio di allenatore. L’Empoli di Andreazzoli era bella da vedere ma incapace di chiudere le gare e troppo permissiva nella fase difensiva. Difetti che Iachini sembrava aver corretto in un batter d’occhio, tant'è che nelle prime 4 gare con lui in panchina i toscani avevano portato a casa dieci punti. Appunto, sembrava. Perchè nelle successive 7 di punti nei sono arrivati soltanto due, figli di pareggi ottenuti in partite assolutamente da vincere. Dov’è finita quella determinazione, quel cinismo e quella cattiveria trasmesse inizialmente dal tecnico marchigiano? L’atteggiamento visto in queste prime partite del 2019 non è affatto quello di una squadra che si deve salvare e l’Empoli, che non spicca per individualità, non può permettersi di giocare sotto ritmo. Approccio che probabilmente è la prima causa dei tanti errori individuali che ormai si ripetono domenica dopo domenica. A partire dalla gara con la Samp, in cui fu Provedel a commettere due gravi incertezze, in ogni partita o quasi si sono registrati errori grossolani. Con Cagliari e Genoa gli azzurri hanno pagato due leggerezze di Veseli, con il Chievo è stato un passaggio sbagliato di Rasmussen ad aprire la strada per il vantaggio firmato Giaccherini. Arriviamo a ieri sera, con Provedel nuovo protagonista della follia che ha permesso alla Lazio di calciare dal dischetto e vincere la partita per 1-0.

    A prescindere dall’errore, nella sfida dell’Olimpico l’Empoli poteva fare di più. Davanti ad una Lazio rimaneggiata, che si è mostrata distratta e sprecona, gli azzurri hanno spinto con poca convinzione, non riuscendo nemmeno a costruire un assedio finale degno di questo nome. A livello difensivo si sono registrati discreti miglioramenti: buona infatti la prova del pacchetto difensivo, dove l’esordiente Dall’Orco non ha sfigurato. C’è invece da lavorare e non poco in attacco: non si può chiedere a Caputo di segnare ogni domenica, per cui un contributo deve obbligatoriamente arrivare da chi gli gravita a fianco. Farias e Oberlin forse le qualità per fare bene le hanno, c’è però da aspettarli perché devono ancora entrare nei meccanismi azzurri. In questo dovrà essere bravo Iachini, perché le giornate passano, le gare diminuiscono e punti non arrivano. Ancora una volta, per evitare di finire nella zona rossa, l’Empoli deve augurarsi nei passi falsi delle avversarie, che però rispetto ai toscani sembrano avere la forza e qualità per ottenere anche risultati a sorpresa (vedi il Frosinone a Bologna e lo stesso Bologna domenica a Milano). Un mese e mezzo fa sembrava essere iniziato un altro campionato: oggi l’incubo della retrocessione incombe. Sarà l’ora di darsi una svegliata?

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