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  • Empolimania: che figuraccia in Coppa Italia, ma la storia dice che..

    Empolimania: che figuraccia in Coppa Italia, ma la storia dice che..

    • Carlo Alberto Pazienza
    Se aveste chiesto al più critico e pessimista tifoso azzurro un pronostico sul match di Coppa Italia contro il Cittadella, mai e poi mai avrebbe immaginato una batosta del genere. Un secco 3-0 che lascia poco spazio a scusanti e giustificazioni e che fa suonare un acuto campanello d’allarme in vista dell’esordio in campionato in programma tra soli 6 giorni contro il Cagliari. Ciò che infatti preoccupa maggiormente di questa pesante, per certi versi umiliante, sconfitta interna contro il Cittadella, che sicuramente è un avversario preparato tatticamente e atleticamente, ma che resta una formazione di una categoria inferiore, non è tanto il risultato in sè quanto come è maturato. La manifestazione probabilmente non interessa nè alla società nè allo staff tecnico, forse i giocatori azzurri stanno ancora smaltendo i pesanti carichi di lavoro della preparazione estiva (ma comunque domenica inizia il campionato), ma del gioco di prima, delle rapide verticalizzazioni, della facilità di andare in porta e segnare che l’anno scorso hanno rappresentato il marchio di fabbrica di una squadra vincente e divertente, non ce n’è stata traccia. E, risultato a parte, è propio questa la cosa che lascia più perplessi.

    La sconfitta ci poteva anche stare, ma c’è modo e modo di perdere e soprattutto modo e modo di giocare. A livello individuale non si è salvato nessuno: malissimo la difesa, con la nuova coppia centrale Silvestre-Maietta che ha sofferto tantissimo il dinamismo degli attaccanti di Venturato; male il centrocampo, con Krunic e Zajc che si sono visti con il contagocce, Bennacer che forse ha offerto la peggior prestazione di sempre in maglia azzurra, Rasmussen non ha inciso nè in fase di contenimento nè di impostazione. Positivo invece l’ingresso di Traore, l’unico che ci ha davvero provato nel secondo tempo. Insufficiente anche l’attacco: si sono visti dei buoni movimenti di Caputo e La Gumina, ma l’intesa, e soprattutto la precisione nelle conclusioni, è decisamente da migliorare. Insomma, a pochi giorni dall’inizio del campionato questa prestazione lascia qualche preoccupazione, ma anche altre squadre di A sono inciampate nel turno di Coppa Italia e allora non è necessario farne un dramma. E poi, a livello scaramantico, c’è uno storico che fa ben sperare. Nelle ultime 5 stagioni solo due volte gli azzurri avevano superato il turno di agosto: nel 2014/2015, quando arrivarono fino agli ottavi e chiusero la Serie A salvi al 15° posto; e nel 2016/2017, quando vennero eliminati dal Cesena nel turno successivo finendo però retrocessi a fine anno. Sia nel magico anno di Giampaolo sia la scorsa stagione conclusa con la galoppata trionfale verso la Serie A, gli azzurri sono stati eliminati dall Coppa Italia già ad agosto. Speriamo quindi che sia di buon auspicio…
     

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