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  • Empolimania: se il buongiorno si vede da... Tavano

    Empolimania: se il buongiorno si vede da... Tavano

    • Nico Raffi
    Il primo impegno ufficiale in Coppa Italia contro L'Aquila non può certo rappresentare un test probante per gli uomini di Sarri. Eppure la gara, vinta dagli azzurri con un perentorio 3-0, ha già  rivelato alcuni aspetti particolarmente significativi e convincenti. Intanto, occorre sottolineare che l'Empoli ha debuttato in Coppa schierando 9/11 della stessa squadra che ha centrato la promozione lo scorso anno. Nessuna rivoluzione in fatto di modulo e coerente riproposizione dello stesso assetto che tanto ha valorizzato, sul piano del gioco e della credibilità tattica, il progetto-Empoli. Poter disporre di un gruppo collaudato, di un collettivo per larga parte rimasto immutato che ha ormai mandato a memoria gli schemi e i movimenti elaborati dall'allenatore valdarnese, equivale a presentarsi ai nastri di partenza di un campionato difficilissimo nel segno della continuità, potendo usufruire di qualche certezza in più. 
     
    Mister Maurizio Sarri si è affidato dunque all'usato sicuro presentando il solo neoacquisto Matias Vecino quale novità e impiegando l'uruguagio nella veste di mezzala destra, al fianco degli esperti Croce e Valdifiori. L'ex viola, facilitato dalla presenza dei due "senatori", si è subito calato con ordine e naturalezza nel ruolo sfruttando al meglio la chance offertagli e candidandosi autorevolmente, in vista dell'esordio di domenica a Udine nella prima di campionato, a una maglia da titolare vincendo la concorrenza dei vari Moro, Guarente e Signorelli.
     
    L'altrà novità è stata l'utilizzo del giovane portiere Luigi Sepe al posto di Davide Bassi. E' ancora presto per capire se l'ex estremo difensore del Lanciano abbia scalato definitivamente le gerarchie interne conquistandosi la casacca titolare ma certo è che la scelta del tecnico assomiglia a qualcosa di più di un legittimo sospetto. Sepe è sceso in campo con piglio e sfrontatezza ma occorrerà attendere avversari più impegnativi in grado di chiamarlo maggiormente in causa rispetto a quanto fatto dagli attaccanti abruzzesi. 
     
    Note positive sono giunte da un ispirato Valdifiori in cabina di regia e da un Verdi che continua a crescere sul piano della personalità, riuscendo ancora una volta a incarnare felicemente il ruolo di trequartista libero di svariare a ridosso del reparto offensivo. L'ex torinista al momento sembra in vantaggio, sul piano della condizione, rispetto al neoarrivato Laxalt, sceso in campo soltanto nel finale di match. Niente di nuovo invece sul fronte dell'attacco. Il primo banco di prova ufficiale ha messo in luce un Ciccio Tavano in grandi condizioni fisiche e mentali. Seppur orfano del partner Maccarone, il bomber campano ha trascinato l'Empoli alla vittoria, siglando una doppietta e fornendo l'assist a Simone Verdi per il gol del vantaggio. Nonostante una carta d'identità non più verdissima, Tavano può ancora sorprendere grazie alla sua straordinaria capacità di nascondersi sornione tra le pieghe della partita per poi spuntare in maniera improvvisa e letale negli ultimi venti metri sfruttando la sua inesorabile freddezza sotto porta.
     

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