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  • Empolimania: tutto vero, impresa da sogno! Il traguardo però è ancora lontano…

    Empolimania: tutto vero, impresa da sogno! Il traguardo però è ancora lontano…

    • Carlo Alberto Pazienza
    Qualche settimana fa, nonostante le ottime prestazioni fornite contro avversari di alta classifica, avevo sottolineato l’incapacità dell'Empoli di fare risultato con le cosiddette grandi. Prima di ieri, infatti, gli azzurri avevano solo strappato un punto al Milan e vinto una partita rocambolesca con l'Atalanta (che sì possiamo definire una grande), uscendo sconfitta da tutti gli altri match di cartello. Anche se la salvezza di una squadra non passa da fare punti in queste partite, nell’arco di un campionato di riuscire a fare uno scherzetto alle prime delle classe di solito riesce sempre. Guardando ad esempio le rivali degli azzurri, l’Udinese è riuscita a battere la Roma e a pareggiare con il Milan proprio l’altro giorno; la Spal a battere i giallorossi andata e ritorno, il Bologna a vincere con l’Inter a San Siro. Insomma, nel bagarre della lotta salvezza anche i punti ottenuti con le grandi rischiano di fare la differenza. Per l’Empoli ieri è stata quindi una vittoria da sogno, di quelle che ti fanno alzare al mattino con la voglia di andare a comprare i giornali per leggere commenti e pagelle. A prescindere dalla prestazione inspiegabile del Napoli, che due giorni prima aveva strapazzato la Roma sfoggiando un calcio di altissimo livello, gli azzurri hanno giocato una partita straordinaria.

    Andreazzoli aveva studiato la gara nei minimi dettagli, ingabbiando Ancelotti e tutti i suoi trequartisti. Il suo Empoli, che non rinuncia mai a giocare in modo proposito, rispetto ad un girone fa, dopo la sconfitta del San Paolo che (ma guarda i casi della vita) gli costò la panchina, è una squadra più quadrata e concentrata. Che fa densità ma che ha la capacità di ripartire e uscire nello stretto palla al piede. Il tecnico di Massa non ha cancellato il lavoro di Iachini, lo ha esaltato e valorizzato. Ha tenuto il modulo del suo predecessore mettendo però in campo ii suoi uomini (Maietta, Traore, la sorpresa Pajac). Il Napoli ieri è rimasto annichilito: vuoi per le scarse motivazioni, vuoi per la testa che guarda già alla sfida con l’Arsenal, vuoi per le tante assenze, l’undici di Ancelotti ha giocato male e perso meritatamente. L’Empoli di Andreazzoli adesso è una squadra in salute, con una consapevolezza aumentata e che in tre partite ha raccolto due successi e una prestazione da applausi all’Allianz Stadium. Adesso però che da dare continuità a questa condizione e a questi risultati, perchè domenica c’è una finale che non si può sbagliare: la trasferta di Udine. Il diktat è non perdere, ma il successo di ieri permette ai toscani anche di accontentarsi di un pari. Vincere con il Napoli delle meraviglie e uscire con zero punti dalla Dacia Arena avrebbe un qualcosa di masochistico che sinceramente non mi va nemmeno di immaginare…

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