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  • Emre Can vuole lasciare subito la Juve, anche a costo di andare dai 'nemici' United o Everton: il punto

    Emre Can vuole lasciare subito la Juve, anche a costo di andare dai 'nemici' United o Everton: il punto

    • Nicola Balice
    Maurizio Sarri ha provato a lanciare un piccolo segnale di apertura nei confronti di Emre Can. Niente di eccezionale, ma dopo lo schiaffo in pieno volto rappresentato dagli zero-minuti-zero concessi al tedesco persino in Coppa Italia, almeno a parole ha fatto capire come sia sempre possibile un ripensamento: “Non ho assolutamente preclusioni nei confronti di Emre Can. Guardo le settimane, le caratteristiche dei giocatori, il tipo di calcio che voglio fare e poi scelgo. Non ci sono preclusioni, il rilancio può essere possibile sempre e comunque”. Come a dire, comunque, che dipende dal giocatore. Ma ormai il rapporto tra Emre Can non sembra più ricucibile. Tra promesse non mantenute e cambi di programma: strappato alla concorrenza di tutta Europa e designato come l'uomo su cui costruire il centrocampo del futuro, poi messo in vendita a metà estate dopo averlo atteso per una stagione intera, messo fuori dalla lista Champions e dalle rotazioni, infine ripescato a inizio 2020 non avendo trovato ancora una soluzione ideale sul mercato per il giocatore e per la Juve. Una soluzione da individuare ora e non poi, perché l'esclusione di Coppa Italia ha rappresentato la proverbiale goccia in grado di far traboccare il vaso per Emre Can. Che ha chiesto ai suoi agenti di trovare una sistemazione adeguata subito, non a fine stagione.

    IL MERCATO – Anche a costo di scendere a patti con i propri principi. Per esempio, essendo ancora particolarmente legato al mondo Liverpool, Emre Can non avrebbe voluto approfondire i discorsi con Manchester United ed Everton. Solo che proprio questi due club sono quelli che negli ultimi giorni sembrano poter essere in grado di affondare il colpo, approfittando di una crisi sempre più accentuata tra Emre Can e la Juve. Che pure non ha voluto accettare offerte al ribasso (vedi Borussia Dortmund), né prestiti senza garanzie (mezza Europa, non ultime Fiorentina e Milan), nel tentativo/speranza di trovare qualcuno disposto a non scendere sotto la valutazione da 30 milioni che alla Continassa resta ancora la soglia minima. I discorsi con il Psg sembravano poter arrivare a una fumata bianca, con o senza Leandro Paredes, poi si sono nuovamente complicati e un'intesa sull'ingaggio Emre Can non l'aveva comunque ancora trovato. E la lista è lunga, lunghissima. Il tempo scorre, Sarri non fa prigionieri anche se non esclude il rilancio, Emre Can però vuole andare via. Subito.

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